A un anno e qualche mese di distanza dai primi esperimenti, Brewing Bad si è evoluto parecchio. Siamo passati da un intreccio di tubi, pompe Novax, controller STC1000 ad una configurazione molto più pulita e funzionale.

BB: da ieri a oggi

La vera svolta sono stati due oggetti, individuati grazie ai consigli degli espertissimi Homebrewers Romani:

  • una pompa elettrica da 6 Watt, acquistata dal sito Solar Project Shop per circa 30€ (altri 30€ per gli accessori come i tubi in silicone, i connettori e il trasformatore, acquistati sempre sullo stesso sito)
  • un modulo PID per il controllo della temperatura di mash (di questo componente parleremo più approfonditamente nel seguito del post).

La configurazione è quella tipica del BIAB (Brew In A Bag): i grani e tutta l’acqua vengono messi in infusione in una grain bag per circa un’ora. La temperatura viene mantenuta grazie al controller PID che accende e spegne la resistenza del bollitore. La pompa fa ricircolare lentamente il mosto dal fondo della pentola alla parte superiore, distribuendo in maniera abbastanza uniforme il calore senza necessità di girare i grani. Alla fine del mash si rimuove la grain bag facendola scolare per bene, si accende il bollitore a regime e via con la bollitura! Per fare qualche litro in più (una ventina) non utilizziamo la pentola nell’immagine ma una più grande inox da 50Lt a cui abbiamo applicato un rubinetto per facilitare il ricircolo del mosto.

Pompa e PID li abbiamo inseriti in un piccolo pannello di controllo costruito ad hoc di cui andiamo molto fieri. La potenza della pompa è regolabile grazie al trasformatore a tensione variabile (sempre inserito nel pannello di controllo, sul lato).

Unità di Controllo (frontale)

 

Presa per l'alimentazione del bollitore con switch per il bypass del PID. Dietro è stata montata la pompa (per evitare deposito di mosto sul modulo)

Foro per regolare il voltaggio sull'alimentatore della pompa
Foro per regolare il voltaggio sull’alimentatore della pompa

COS’È UN PID

Un PID (Proportional-Integrative-Derivative controller) è un dispositivo di controllo che è in grado di calcolare l’errore di un sistema e rispondere ad esso in maniera proporzionale. Nel caso del mash, l’errore del sistema è rappresentato dalla sua inerzia: sappiamo infatti che, una volta spenta la fonte di calore al raggiungimento della temperatura di mash, la temperatura non rimane stabile ma continua a salire per un po’. Il PID, dopo un semplice tuning in cui apprende l’inerzia del sistema, è in grado di regolare il funzionamento della fonte di calore in modo tale da raggiungere e mantenere stabile la temperatura di mash.

DOVE SI ACQUISTA UN PID E QUANTO COSTA?

Il modulo PID di per se’ non costa molto: è possibile ordinarlo su eBay, comprensivo di sonda a termocoppia. Da qui, per esempio, lo spediscono dalla Cina a 35€ (cercando bene se ne trovano anche di più economici: evitate il RHEX C-100 che va modificato per poter funzionare con questo schema).

Per il controllo della resistenza di mash, il PID da solo non basta. Serve qualche altro accessorio:

  1. una sonda di temperatura, che può essere di diverse tipologie. Solitamente il PID viene fornito con la termocoppia o con la sonda resistiva PT100. Quest’ultima risponde meno velocemente alle variazioni di temperatura me è più precisa, per questo è maggiormente indicata per il mash. Volendo comprarla a parte, si può acquistare su eBay per 17€ (spedizione inclusa).
  2. un pozzetto inox da immergere nel mosto per contenere la sonda (per esempio questo
  3. un relé a stato solido (SSR), ovvero un dispositivo elettronico di commutazione in cui un piccolo segnale di comando (proveniente in questo caso dal PID) controlla un ampio carico di corrente o tensione (nel nostro caso una fase della corrente di alimentazione della fonte di calore, ovvero della resistenza della pentola di mash). Si può ordinare qui.
  4. heat sink o dissipatore di calore, necessario per evitare il surriscaldamento del relé dovuto al frequente switching (disponibile su eBay, spedito dalla Cina)

Complessivamente, la spesa si dovrebbe attestare sui 40€ (escludendo il pozzetto in inox). Noi abbiamo preferito ordinare il tutto dalla Germania, sempre tramite eBay (qui il link). Le istruzioni probabilmente saranno in tedesco, ma i PID funzionano tutti allo stesso modo (in internet si trovano parecchi pdf di altri PID molto simili). Se il link al PID tedesco non funziona, cercato direttamente il venditore su eBay (pohltechnik), potrebbe aver cambiato la pagina dell’offerta.

 AGGIORNAMENTO DICEMBRE 2016  Molti stanno acquistando il nuovo PID della InkBird, disponibile su Amazon con spedizione via Prime (link). Personalmente non l’ho mai provato, ma se ne parla molto bene.

LA CONFIGURAZIONE DEL PID

Il PID ha diversi parametri che possono essere configurati, ma quelli che veramente ci è servito modificare sono pochi:

  • Tipo di sonda (di solito indicato con “Sn”): lo modifichiamo in funzione della sonda che abbiamo acquistato (termocoppia, pt100, etc.)
  • Cycle Time (si dolito indicato con “t”): regola l’intervallo di tempo tra un impulso e l’altro per l’accensione della fonte di calore. Per la resistenza elettrica con relé lo abbiamo impostato a 2s. Nel caso di controllo con fiamma pilota (impianto a gas) è ragionevole impostarlo su valori più alti.
  • Modalità di funzionamento (nel nostro PID è il parametro “Ctrl”). Da modificare in base al dispositivo che stiamo controllando: noi lo abbiamo impostato per controllare una fonte di calore con impulsi, ma può essere settato per gestire una fonte di freddo (ad esempio un frigo) in modalità ON/OFF anziché a impulsi (per non distruggere il compressore). Il parametro Ctrl va impostato al valore PIDR.

Il tuning del PID è abbastanza semplice ma richiede del tempo (dalle 2 alle 3 ore). E’ importante che durante la fase di tuning tutte le componenti del nostro impianto siano montate e funzionanti, in modo da rendere la simulazione più vicina possibile alle vere condizioni di mash. Non è consigliabile tarare il PID durante un mash vero e proprio poiché il tuning induce variazioni di temperatura ripetute (e anche elevate) attorno alla temperatura target. E’ possibile lanciare il tuning su un grist di malti vecchi che poi butteremo, ma è sufficiente anche riempire il pentolone d’acqua; l’importante è che tutte le componenti siano collegate (eventuale pompa, coperta termica, coperchio chiuso etc…).

E’ consigliabile eseguire il tuning sulla temperatura di mash che utilizzeremo più spesso, portando l’acqua 5 gradi al di sotto di tale temperatura e lanciando l’autotuning. Il PID eseguirà più cicli di riscaldamento/raffreddamento per registrare le variazioni del sistema. Bisognerà lasciarlo semplicemente in pace per un paio d’ore. Una volta eseguito il tuning, utilizzarlo è semplicissimo: sarà sufficiente collegare il bollitore e impostare la temperatura target (che verrà visualizzata sul display in basso). Il PID farà tutto da solo.

Riassumendo gli step per l’autotuning:

  1. predisporre l’impianto come se si stesse facendo il mash (ma senza grani, solo con acqua)
  2. portare l’acqua qualche grado sotto la temperatura a cui mediamente facciamo il mash (es. se di solito facciamo mash a 67, portiamo l’acqua a 62).
  3. impostare la temperatura target del PID a 67
  4. lanciare l’autotuning

Per chi avesse acquistato proprio l’Asenco TR-81, entro un po’ nei dettagli del funzionamento. I parametri sono divisi in due set: i primi quattro sono editabili senza l’inserimento della password, mentre per modificare i successivi (tra cui la modalità di funzionamento del PID) è necessario introdurre la password (la trovate nelle istruzioni a pag.4, prima della tabella con l’elenco dei parametri).

I parametri modificabili senza password sono:

  1.  Su  Impostazione della temperatura target (modificabile tramite pressione delle frecce)
  2.  AL1  Impostazione dell’allarme (non so bene come funziona, ma non ci serve)
  3.  Loc  Immissione della password. Se impostata su 0, ci permette di controllare i 3 parametri di cui sopra. Se impostata sulla password indicata a pagina 4 nelle istruzione del PID, ci permette di modificare tutti i parametri successivi.

ATTENZIONE  se impostate la password con un valore diverso da 0, nessun parametro del PID sarà modificabile (nemmeno la temperatura target)

Dei parametri modificabili tramite password, ci interessano solamente quelli di cui ho parlato nel paragrafo precedente. Per lanciare l’autotuning, è necessario che la password nel campo Loc sia impostata a 0 e che il parametro Ctrl sia impostato nella modalità PID e non ON/OFF.

Aggiungo il formato elettronico in pdf del manuale in tedesco del PID. Copiando e incollando il testo su Google Translate è facile venire a capo dei vari passaggi e delle diverse impostazioni:

IL MONTAGGIO

I collegamenti del PID alla sonda e al relé sono estremamente semplici (vedi figura sotto). Nel nostro pannello di controllo abbiamo aggiunto per comodità  anche la pompa con relativo trasformatore ed interruttore. La pompa non è controllata dal PID, ma agisce in maniere autonoma ed è sempre in funzione (a regime basso) durante il mash. Abbiamo anche aggiunto un pulsante per bypassare il PID nel caso si rendesse necessario forzare l’accensione della resistenza durante il mash, molto utile se il PID per qualche motivo sballasse e la temperatura di mash iniziasse a scendere. Qui sotto ho disegnato lo schema semplificato senza pompa, per evidenziare meglio i collegamenti del PID. La pompa lavora indipendentemente dal PID e il suo circuito non è altro che un collegamento al trasformatore da 12V con un piccolo interruttore per accenderla e spegnerla. Volendo, si può aggiungere un ulteriore interruttore che permette di scollegare la resistenza in caso di emergenza, ma non è indispensabile.

Assemblaggio del PID

Per il resto si tratta solo di avere un po’ di pazienza e praticare i vari buchi nella scatola. Tra l’altro, il nostro cablaggio non è certo dei migliori.

Dettaglio presa bollitore
Dettaglio presa bollitore

 

Da sinistra a destra: presa esterna (femmina) per collegare il bollitore, spia di accensione della presa e leva per bypass del PID; modulo PID; al centro relay pe ril controllo della presa montato su dissipatore; a destra trasformatore regolabile per l'alimentazione della pompa.
Da sinistra a destra: presa esterna (femmina) per collegare il bollitore, spia di accensione della presa e leva per bypass del PID; modulo PID; al centro relay per il controllo della presa montato su dissipatore; a destra trasformatore regolabile per l’alimentazione della pompa; sul fronte pulsanti e spie varie come da foto sotto.
Vista frontale dei collegamenti
Vista frontale dei collegamenti
Unità di controllo, vista frontale. Da sinistra a destra: unità PID, pulsante accensione PID, spia collegamento corrente AC, spia e accensione pompa.
Da sinistra a destra: modulo PID con pulsante di accensione; spia collegamento modulo alla corrente di rete; spia e pulsante per l’accesione della pompa.
Foro per regolare il voltaggio sull'alimentatore della pompa
Foro per regolare il voltaggio sull’alimentatore della pompa
Buchi per e piedini per far arrivare aria al relay e al dissipatore montati all'interno del modulo. Il cavo arancione è la sonda PT100 collegata al PID.
Foratura e piedini per far arrivare aria al relay e al dissipatore montati all’interno del modulo. Il cavo arancione è la sonda PT100 collegata al PID.
Dettaglio della pompa per il ricircolo del mosto
Dettaglio della pompa per il ricircolo del mosto
Vista dell'impianto in funzione.
Vista dell’impianto in funzione (il pentolone non è quello in inox del box, ma il funzionamento è lo stesso).
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Ingegnere elettronico prestato al marketing, da sempre appassionato di pub e di birre (in questo ordine). Produco birra in casa a ciclo continuo dal 2013. Insegno tecniche di degustazione e produzione casalinga. Sono un divoratore di libri di storia e cultura birraria. Dal 2017 sono giudice BJCP (Beer Judge Certification Program). Autore del libro "Fare la birra in casa: la guida completa per homebrewer del terzo millennio"

175 COMMENTS

  1. Ciao a tutti e complimenti per il blog. Questo post in particolare mi ha dato lo spunto per costruire anche io il controller per la mia pentola elettrica di mash.
    Ho comprato il vostro stesso kit, ma ho qualche difficoltà a configurare il PID per via delle istruzioni in tedesco.
    Volevo chiedervi se potete gentilmente postare la configurazione dei parametri e la modalità per entrare nell’autoconfigurazione. Ho provato a tener premuto per 4 secondi la freccia in basso ma non è successo nulla.

    Grazie e ciao

    Enrico

    • Ciao Enrico, ho aggiornato il post inserendo un maggiore dettaglio sul funzionamento di questo tipo di PID. Se ancora non riesci a farlo funzionare, scrivimi pure (anche tramite la pagina facebook del blog). Un saluto.

      • Ciao Frank,
        purtroppo ancora nulla. Non riesco a far partire l’autotuning. Teoricamente le istruzioni e quanto mi hanno scritto dal sito tedesco, dicono di impostare la password a 0, di premere per qualche secondo il tasto set per salvare e quando torna nella visualizzazione dei gradi della sonda, premere la freccia in giù per 4 secondi. Ho provato anche a mettere la password per entrare nei parametri, ma anche con quella non funziona nulla.

        • Scusa Frank,
          ce l’ho fatta a far partire l’autotuning. Avevo sbagliato l’impostazione del ctrl. Era settato ON/OFF invece di PID.
          Ora provo. Spero di non disturbarti ancora.

          Grazie

          Enrico

  2. Tutto OK, autotuning fatto e devo dire che funziona molto bene e mantiene la temperatura in modo perfetto. Ora per risparmiare un po’ di corrente vedrò di isolare la pentola e se arriva tutto il materiale, questo weekend produrrò la mia prima birra con metodo BIAB. Una Wit belga.
    Grazie ancora per i preziosi suggerimenti.

    A presto

    Enrico

  3. Ciao Frank, complimenti per il blog e sopratutto per questa guida! L’ho trovata una delle migliori e più dettagliate su questo misterioso mondo del pid e dei collegamenti elettrici.. A questo proposito ho da chiederti due cose: 1- che tipo di trasformatore hai usato per la pompa? Perchè io da completo ignorante della materia non so neanche se esistano differenze.. 2- nelle foto relative al foro per regolare il trasformatore della pompa vedo sempre due “cose” di plastica trasparente e rame (penso) con due fili (blu e rosso) attaccati insieme, sulla parete della scatola… Cosa sono???

    Grazie per qualsiasi aiuto,
    Ciao, Domenico

    • Ciao Domenico, anzitutto grazie per i complimenti. Ma veniamo alle risposte: come trasformatore ho usato quello in vendita su Solar Project (lo stesso sito da cui ho acquistato la pompa che vedi nelle foto). Nello specifico, il trasformatore che ho acquistato è questo:

      http://shop.solarproject.co.uk/sp312-variable-power-supply-adaptor-p-22.html

      non si tratta altro che di un trasformatore a voltggio regolabile 12/3V, ne vendono quanti ne vuoi in qualsiasi ferramenta. Quelle che vedi uscire di fianco non sono altro che le estremità della presa del trasformatore, che è di tipo inglese (ho semplicemente segato il terzo polo di plastica, dato che non serve per la terra ma ha solo una funzione meccanica quando lo infili nelle prese inglesi). Insomma, il mio è solo un escamotage per incastrare il trasformatore dentro la scatola insieme al PID mantenendo accessibile il variatore di tensione (piccola rondellina sul trasformatore stesso, che manovro dall’esterno con un cacciavite). Esistono sicuramente soluzioni molto più eleganti (tipo costruire un piccolo variatore di tensione) ma io alla fine mi trovo bene così.

      Spero di essere stato chiaro.

      Un saluto e buon lavoro!
      FranK

  4. Non mi è molto chiaro come settare il PID per l’autotuning. Potresti dettagliare meglio la procedura ?

    • Ciao Antonio, ho provato a dettagliare meglio la procedura all’interno del post. Se hai dubbi dimmi pure.

  5. Buongiorno e complimenti,sito ricco di informazioni e molto ben documentato,proprio per questo vi volevo chiedere un consiglio:volendo mettere un pozzetto con sonda PT 100 alla pentola di Mash,cosa mi consigliereste,un STC 1000 o il PID?Premetto che non uso pompa o resistenza per scaldare l’acqua,e che in alcuni Forum consigliano vivamente il PID però io sono abbastanza inesperto e non ho ben capito la sostanziale differenza tra i 2. Grazie

    • Ciao Danilo.

      Per prima cosa la sonda PT100 non va bene con l’STC1000 (di solito l’STC1000 lo danno già con la sua sonda, la NTC 10K). La differenza tra i due è che il PID gestisce l’inerzia del sistema, quindi se per esempio stai scaldando l’acqua per il mash e hai impostato la temperatura a 67C, il PID farà spegnere la resistenza (o la fiamma) qualche grado prima (la temperatura continuerà infatti a salire per qualche minuto anche con la sorgente di calore spenta). L’STC1000 invece spegne semplicemente la resistenza (o la fiamma) una volta che la temperatura arriva a 67, rendendo di fatto molto impreciso il controllo della temperatura di mash. Inoltre la sonda PT100 è più precisa e stabile nel tempo rispetto alla NTC 10K dell’STC1000.

      l’STC1000 è ad esempio utile per controllare un frigo e usarlo come camera di fermentazione, mentre il PID è ottimo per regolare in automatico la temperatura di mash pilotando una resistenza o un fornello. Se devi usarlo solo per misurare la temperatura, un STC1000 con la sua sonda va bene.

  6. Ok grazie
    a me per il momento serve solo una misurazione precisa delle temperature di mash,in quanto ho provato col termometro a sonda ma a certe temperature comincia a dare misure imprecise,
    quindi adesso proverò col STC 1000. Grazie ancora

  7. buonasera e complimenti per il blog.

    ti faccio una domanda veloce.
    ho la pentola simile alla tua, una brewferm da 2000W sempre 27lt, non faccio BIAB ma AG ma il funzionamento è pressappoco lo stesso.
    ho visto che tu la fai lavorare con un PID, volevo sapere se acquistando il materiale da questo sito consigliato da te (http://www.ebay.it/itm/Komplettset-Temperaturregler-PT100-SSR-Relais-Zubehor-On-Off-od-PID-Regler-/300909501058?pt=Mess_Prüftechnik&hash=item460f9a9a82&_uhb=1) compro già tutto l’indispensabile per far funzionare il PID, quindi pid, sonda, relè e heat sink (escluso ovviamente il pozzetto inox e la scatola di derivazione coi vari interruttori).
    eventualmente, volessi raffreddare il tutto tramite ventola da pc, dove dovrei collegarmi? dovrei utilizzare un trasformatore?
    grazie e scusa del disturbo

    • Ciao Davide, grazie per i complimenti!

      Se acquisti il PID dal link ti mandano tutti gli elementi che hai elencato. Occhio che il manuale è in tedesco (con un po’ di buon senso e Google translate sono comunque riuscito a venirne a capo senza troppi problemi). La pentola non credo serva e comunque sì, ti servirebbe un trasformatore per la 12V. Hai pale o usi la pompa per il ricircolo? Nel secondo caso, che filtro hai montato nel fondo della pentola? Il PID, senza ricircolo o pale automatiche che girino i grani, non serve a granché. Un saluto.

      • uso le pale motorizzate con un motorino da tergicristallo e un variatore di tensione costruito ad hoc per far si che possa gestire la velocità delle pale.
        il filtro è il classico bazooka, quello fatto con il flessibile da idraulica.
        mi sono imbattutto nel tuo blog perchè col mio sistema mi diverto e la birra viene decisamente bene e volevo rendere il tutto ancora più automatico e riuscire ad automatizzare la pentola di mash è sempre stato uno dei miei più grandi interrogativi.
        tu la pentola la tieni regolata in modo che stia sempre in bollitura e il tuo pid poi ti regola la temperatura? purtroppo non mi intendo molto di elettronica e prima di muovere puzze vorrei avere tutto chiaro e sotto controllo

        • Mi sembra un’ottima configurazione la tua! La pentola la tengo sempre al massimo, poi ci pensa il PID a tenere la temperatura. L’unico difetto del PID (almeno di quello che ho preso io, non ne ho provati altri) è che se vai sotto la tua temperatura target al mash in (tipo 66 invece che 67) e lasci andare il PID, ci mette tantissimo a farla salire di un solo grado (a forza di piccolissimi impulsi). In questi casi accendo la resistenza manualmente fino ad arrivare alla temperatura target e poi lascio andare il PID per mantenerla.

  8. Ho quasi terminato il montaggio del PID (A-Senco TR 81)
    Per effettuare l’autotuning ho capite che :
    1. imposto la temperatura target con le frecce
    2. (poi come imposto il parametro ctrl e la modalità PID ?)
    3. con la funzione loc metto la password a zero e lancio l’autotuning.

    E’ corretto ?

    Loc: immissione della password. Se impostata su 0, ci permette di controllare i 3 parametri di cui sopra. Se impostata sulla password indicata a pagina 4 nelle istruzione del PID, ci permette di modificare tutti i parametri successivi. ATTENZIONE: se impostate la password con un valore diverso da 0, nessun parametro del PID sarà modificabile (nemmeno la temperatura target)

    • E’ corretto. Per impostare il tipo di funzionamento del PID devi settare il parametro Ctrl su “Pidr” che è la modalità PID con controllo fonte di calore (dovrebbe essere il tuo caso se non ho capito male). Dopodiché reimposti la password a 0, setti la temperatura, tieni premuta la freccia in basso per 4s e parte l’autotuning.

  9. grazie per la risposta
    ho terminato i montaggio del PID. Mi resta un dubbio: devo controllare l’uscita della fase nella presa elettrica dove collego il cavo di alimentazione del PID ?
    Grazie ancora.
    Antonio

  10. Sono riuscito ad accendere il PID montato, però non capisco questo passaggio:
    ATTENZIONE: se impostate la password con un valore diverso da 0, nessun parametro del PID sarà modificabile (nemmeno la temperatura target).

    Per andare sul menu B e settare la sonda, il tempo di risposta e il parametro PIDR devo usare la password 508 ?
    Poi reimposto la password a zero e lancio l’autotuning ?
    Grazie
    Antonio

  11. ti faccio ancora una domanda.
    tu hai messo un interruttore per il PID e uno per il bypass, con eventuali lucette annesse.
    non me ne intendo di elettronica ma l’interruttore per l’on/off del pid se non sbaglio è quello che lo accenderà giusto? mentre il bypass lo lascia acceso ma regoli tu la potenza della pentola?
    ti spiego brevemente il mio problema, vediamo se riesci a darmi una mano.
    dentro la mia scatola di derivazione voglio farci finire il circuito del pid e quello del motorino tergi. il problema deriva dal fatto che il tergi lavora a 12v mentre il pid a 220v. per ovviare al problema di lavorare con 2 tensioni diverse, mi sono comprato un alimentatore stabilizzato 220v-12v per trasformare la corrente di casa a 12v per il tergi.
    se io volessi collegare un pulsante on/off che mi dia corrente sia al circuito tergi che pid posso farlo? del tipo che prendo i cavi che mi portano la 220 e li collego ad un interruttore “generale”
    che poi mi accenderà, in questo caso, tutto l’impianto. poi sia il pid che il tergi avranno il loro interruttore bypass per accenderlo e spegnerlo a piacimento, così come il tergi avrà la manopolina per gestirne la velocità.
    oltretutto mi son preso 2 ventole da CPU da 4cm così da forzare l’ingresso dell’aria nella scatola, avendo 2 dissipatori (pid e circuito tergi) più il trasformatore, che scalderà abbondantemente anch’esso, che essendo a 12v andranno collegati diretti al trasformatore, e che si accenderanno e resteranno accese per tutta la durata del processo, finchè io non stacco il tutto.

    corretto?

    • Non mi è chiarissimo quello che vuoi fare, a dire la verità. 🙂 A ogni, ti conviene mettere un interruttore per la 220V a monte (prima del trasformatore e del PID), in modo da spegnerli entrambi con un tasto solo. Il tasto di bypass alla fine l’ho convertito in un tasto per spegnere il bollitore (di fatto il contrario), poichè in fase di raggiungimento della temperatura mi è più comodo avere un bottone che spenga spenga la resistenza manualmente. Una volta arrivato a temperatura, poi, lancio il PID e me ne vado. Per forzare l’accensione della resistenza, è sufficiente impostare una temperatura più alta sul PID.

      • vediamo se mi spiego.
        voglio mettere un interruttore generale, quindi che gestisce sia impianto pid che impianto tergi, e lo metterò a monte di tutto, così mi darà corrente alle due unità. farò un sacco di domande ma ho bisogno di capire.
        il tuo pid ha 2 interruttori, un on/off e un bypass. quindi, se non sbaglio, l’on/off darà corrente al pid, e il bypass taglia corrente tra pid e pentola così da lasciare momentaneamente la pentola libera di fare quello che vuole 😀
        dall’altra parte hai un interruttore on/off che gestisce la tua pompetta.

        io posso gestire l’impianto con un interruttore on/off che gestisce pid e tergi, sul pid mettere solo il bypass e il tergi lo gestirò con il trasformatore, un interruttore on/off e un regolatore di tensione? e nel mezzo mettere qualche lampadina?
        mi rendo conto di essere tremendamente ignorante in materia e sto cercando di saltarne fuori senza fare troppi danni.

  12. In fase di autotuning ho commesso un errore: ho lasciato acceso il bypass assieme all’autotuning. E’ possibile rilanciare da capo l’autotuning ?

  13. Ho provato a rilanciare l’autotuning (su CTRL ho inserito PIDR):
    portato l’acua a 47 gradi
    quando compare SU imposto la temperatura a 52
    su LOC imposto zero
    premo per 4 sec. la fraccia in basso
    parte l’autotuning
    dopo 3 ore continua a lampeggiare la temperatura richiesta e la sigla At e la temperatura continua a scendere senza che si accenda il fornello.
    Ho dimenticato qualcosa ?
    Grazie per le risposte.
    Antonio

    • Mi sembra molto strano che non funzioni. Ma il PID lancia gli impulsi? La spia sul pannello del PID, quella in alto a sinistra, si accendeva? Potrebbe esserci qualche problema sul relè. Come mai hai impostato la temperatura a 52? Io la porterei intorno ai 66, poi imposterei la Temperatura target a 67 e lancerei l’autotuning. Facci sapere.

  14. I PARAMETRI CHE HO MESSO SONO:
    Sn = Pt
    dP = 0
    inPL = -1000
    inPH = 1200
    Sc = 0
    Ctrl = PIDR
    dFct = 0,5
    Alt = Hj
    dFAL = 10
    P = 5,0
    I = 240
    d = 60
    t = 2
    era già impostato cosi, ho cambiato solo Ctrl con PIDR.
    Farò un’altra prova, poi ti dico.

  15. Dopo vari tentativi ( e 90 litri d’acqua utilizzati) e controllato il montaggio ho notato che seguendo lo schema pubblicato nel sito avevo intesto che l’ uscita PID n. 1 si collegava a destra del relè e l’altra a sinistra, però cosi i poli erano invertiti. Suggerisco di segnare anche i poli + e – nello schema per facilitare chi non capisce niente di elettricità come me.
    Ora funziona tutto.
    Grazie per la pazienza.
    Un saluto.
    Antonio

  16. Ciao Frank,

    anche io mi sono comprato questo modelo di PID, A-Senco TR81, purtroppo quando l’ho ricevuto non c’era il Manual Instruction. Ho scritto parecchie volte alla società tedescha ma niente risposte….. Gia piu di una settimnana che cerco sul web , e ho trovato questo post, molto interessante.
    Se per cortesia qualcuno mi potesse mandare il pdf o uno scan delle instruzione, io l’ha ringrazio mille volte in avanza. Almeno il password.
    Grazie a tutti
    Alex

  17. Buongiorno,
    ormai ne avrai ricevuti di ogni tipo ma ti faccio lo stesso i miei più grandi complimenti!
    Il mio progetto è molto simile al tuo solo che al posto del sacco uso una pentola microforata al fondo come filtro, le mie domande erano due: -1 i tubi che danno in dotazione con i raccordi per la pompa quanto sono lunghi? se corti, dove posso trovarne di misure adeguate (1m) e che tengano bene le temperature senza piegarsi? -2 l’ unico modo per far lavorare la sonda è da sopra, pensavo di creare con un tubo di rame con D.interno 7 mm un pozzetto lungo 25-30 cm, cosa ne pensi, è fattibile?
    Grazie in anticipo.

    • Ciao Nicolò, grazie mille per i complimenti!

      I tubi in silicone li puoi comprare lunghi quanto vuoi sul sito di Solar Project (http://shop.solarproject.co.uk/, dove vendono anche la pompa) al costo di 3 sterline a metro. Per quanto riguarda il pozzetto per la sonda, se riesci a trovare un tubo in rame dello spessore giusto (la sonda deve calzare a pennello per leggere la temperatura) si potrebbe teoricamente anche fare. Ma i pozzetti in inox non sono carissimi e ti durano tutta la vita, io andrei su quelli.

      A presto,
      FranK

  18. Perfetto grazie mille, ho già fatto l’ ordine di tutto l’ occorrente.
    Ho ancora due domande da farti: -1 la mia unica esperienza con la Bag non è stata positiva, il filtraggio e stato lentissimo e davvero complicato, le farine creavano una “patina” intorno alle pareti della Bag, è normale? quanto impieghi a filtrare con la Bag? – 2 l’ il mosto dopo essere passato nella pompa fà circolare i grani giusto? volevo sapere a che altezza e da mettere? superficialmente, ne cuore o verso il fondo dei grani? oppure sarebbe meglio fare una sorta di sparging?
    Ti ringrazio ancora

    • Ciao Nicolò!

      Da quello che scrivi, mi sembra che non hai ben chiaro come funziona il metodo Brew In A Bag (o magari non ho capito bene la tua domanda). Il bello di questa tecnica è che non prevede alcun tipo di filtraggio né sparge. Si mette tutto nella bag, si fa il mash, si estrae e poi si fa bollire. Forse questo altro post può chiarirti meglio le idee: http://brewingbad.com/2014/06/biab-elettrico-da-appartamento-11-litri-e-taac-passa-la-paura/.

      Per quanto riguarda il ricircolo, la pompa pesca da rubinetto per poi ributtare il mosto dentro la grain bag dall’alto. I grani non passano per la pompa, altrimenti la bloccherebbero.

      Speri di averti chiarito le idee.

      Un saluto,
      FranK.

  19. Ciao Frank, volevo chiederti riguardo al PID e termoresistenza pt100 annessa, quanto è preciso il sistema di controllo della temperatura? Cioè lo hai mai testato con un altro termometro oppure con acqua demineralizzata a temperatura di ebollizione? Perchè vorrei creare anche io un sistema pid ma non mi fido tanto dei controller cinesi…però probabilmente è un mio pregiudizio….GRAZIE!!

    • Ciao Lorenzo,

      ho fatto qualche verifica con altri termometri, questo PID mi sembra abbastanza preciso. Comunque questo, nello specifico, è prodotto da una ditta tedesca, non è cinese. Probabile che i pezzi vengano comunque dalla Cina (come il 90% dei componenti elettronici al mondo), ma sembra funzionare bene. Infatti non è tra i più economici.

      Francesco.

  20. Ciao Frank, (i complimenti te li ho già fatti per cui non sto qui a ripetermi 🙂 ) , ti chiedo una cosa riguardande il pid. è possibile impostare temperature diverse a tempi diversi? della serie 60 gradi per 15 minuti, 68 gradi per 30 minuti e avanti così? Oppure imposti una temperatura e morta li.

  21. Ciao Frank, finalmente ho montato tutto, il PID è al suo posto, ora ho due domande: 1 la mia sonda pt100 ha tre cavi, ROSSO, ROSSO, BIANCHO, come li collego? 2 il mio è un REX-C100 non sò come modificare i parametri, non riesco a modificare il tipo di input mettendolo a PT100, puoi aiutarmi?

    • Ciao Nicolò,

      se non ricordo male il RHEX C-100 non può essere utilizzato così com’è perché ha un relay interno. Bisogna aprirlo e applicare un ponticello, come descritto per esempio in questo video (in inglese):

      https://www.youtube.com/watch?v=2NpcMycHDvk

      Se cerchi in rete magari c’è qualche guida anche in italiano.

      Un saluto,
      Francesco.

  22. Bene ho seguito passo passo il video, fatto tutte le modifiche ma nulla non c’e verso di cambiare sonda e mi sono accorto che probabilmente SSR è morto visto che il led sopra non da segni di vita, a questo punto ti chiedo spero l’ultimissima cosa, puoi consigliarmi quale PID prendere senza rischiare altre brutte sorprese?

  23. Ciao Nicolò,

    io uso l’A-Senco e mi trovo bene. Non è economicissimo ma in genere lo spediscono in pochi giorni dalla Germania con corriere (la configurazione completa che avevo ordinato io non c’è più su ebay, ma se cerchi A-Senco del venditore politechnik trovi qualcosa). Le istruzioni saranno in tedesco, ma con Google translate le ho tradotte senza sapere una parola di tedesco.

    Altre persone che conosco utilizzano il Sestos e sono soddisfatti. Anche questo dovresti trovarlo su eBay.
    Spero al prossimo giro vada meglio!

    Un saluto,
    Francesco.

    P.S. mi sono reso conto di aver segnalato il Rhex C-100 in un link nel post, ora ho linkato al Sestos e all’A-Senco.

  24. Ciao, allora ora è tutto quasi perfetto, ho preso un a-senco come il vostro e ora è collegato bene e funziona bene.
    Le mie ultime domande speriamo sono due:
    -come faccio a cambiare la temperatura da raggiungere?
    -il parametro SU è 400?
    mi manca pochissimo aiutooo!
    a parte gli scherzi grazie mille dell’ aiuto.

    • Ciao Nicolo,

      ora che rileggo il post, ho scritto una cosa sbagliata: dei primi tre parametri editabili senza password, Su (il primo che trovi cliccando sulla freccia a sinistra) è proprio quello per impostare la temperatura target.

      Ciao,
      FranK

    • Ciao Andrea,

      la prima domanda che mi viene in mente è: perché usare la pompa per 60 minuti con il mosto a 100 gradi? A ogni modo, la pompa visivamente sembra la stessa ma senza indicazioni specifiche non saprei cosa dirti. Anche se non si rompesse, il rischio è che i materiali di cui è fatta, esposti a lungo a una temperatura molto alta, rilascino sostanze pericolose per la salute. Io, sinceramente, eviterei di tenerla a quella temperatura per un tempo prolungato.

      Una volta usai la pompa della Solar Project (che sembra uguale a quella cinese e probabilmente lo è, ma non ne ho la certezza) per ricircolare il mosto durante gli ultimi dieci minuti della bollitura. L’ho fatto per sanitizzarla e continuare il ricircolo durante il raffreddamento, per velocizzarlo. E’ stata una delle pochissime volte in cui mi si è infettato il mosto, segno che probabilmente la pulizia e sterilizzazione interna di questa pompa non è fattibile semplicemente per ricircolo.

      Spero di esserti stato d’aiuto.

      Un saluto,
      FranK

  25. Quindi per una all grain consigli di effettuare tutte le operazioni fino al mash out e poi mettere tutto in un pentolone, portare a 100°C per 60 minuti (inserendo i luppoli)? Si potrebbe fare, risparmio anche di corrente. Era solo per non sporcare un’altra pentola, ma credo che convenga così.

    • Andrea, perdonami ma continuo a non capire come pensavi di usare la pompa. Se vuoi usare una sola pentola, l’ideale è utilizzare la tecnica BIAB (la trovi illustrata a grandi linee in quest’altro articolo: http://brewingbad.com/2014/06/biab-elettrico-da-appartamento-11-litri-e-taac-passa-la-paura/): in parole povere fai un ricircolo con pompa durante il mash, poi spegni la pompa, togli la bag con i grani e porti a ebollizione. Altrimenti, se non vuoi utilizzare la bag, devi fare sparge e bollire necessariamente in un’altra pentola. La pompetta puoi usarla sempre nel mash, ma in boil comunque non serve.

      Mi sfugge qualcosa?

  26. Se fosse stato un sistema robusto l’avrei utilizzato sia per il mash sia per la fase finale di bollitura.
    Come hai spiegato anche nell’articolo che mi hai linkato, non è molto conveniente per me. Prima perché ho voluto inserire una resistenza da 1500W, e poi per una pompa un po’ delicata. Quindi fino al mash out a 72 °C uso questo sistema, dopodiche travaso tutto in un pentolone e porto a bollitura per un’ora. Dico bene?

    P.S.
    Stavo pensando che se avessi usato una resistenza più potente forse avrei potuto usare solo una pentola, perché dopo il mash out a 72°C non c’è più bisogno di attivare la pompa, ma solamente di portare a ebbollizione. Potrei chiudere il rubinetto della pompa, impostare a 100°C il PID e bollire per 60 minuti. Se non fosse per il costo dell’energia rispetto al gas sarebbe una soluzione per evitare due pentole.

    • Del costo dell’energia non mi preoccupo più di tanto: tenere accesa una resistenza da 2000W, ipotizzando un costo al kilowattora di 0,20 centesimi di euro (credo sia anche troppo), costa più o meno 0,20 x 2 = 40 centesimi di euro. Mi sembra del tutto irrisorio nel bilancio complessivo di una cotta.

      Il problema, semmai, come dici anche tu, è che ti servirebbe una resistenza più potenze per bollire più di 20 litri di mosto. Ti sconsiglierei a ogni modo di lasciare il PID accesso durante la bollitura: in quel caso accendi la resistenza e la lascia andare. Il PID farebbe solo casini con la resistenza.

  27. Ciao frank, prima cotta con il nuovo impianto, tutto perfettamente funzionante con grandissima felicità da parte nostra fino a quando dopo lo spargine notiamo sul fondo della pentola del mash una bruttina schiuma grigia bluastra!!!!! Sai dirmi cosa sia e a cosa è dovuta?
    Grazie mille dell’aiuto

  28. Ciao Frank,
    Mi sono deciso di comprare il “kit” con il pid. Al link che tu hai gentilmente postato il prodotto non risulta più acquistabile. Per caso, questo qui:

    http://www.ebay.it/itm/Einbauset-SET-2-Temperaturregler-PT100-SSR-Relais-mit-Kuhler/301236795562?_trksid=p2047675.c100011.m1850&_trkparms=aid%3D222007%26algo%3DSIC.MBE%26ao%3D1%26asc%3D20140620074313%26meid%3De51b22b87d194beca1af4a9519c520c4%26pid%3D100011%26prg%3D20140620074313%26rk%3D5%26rkt%3D10%26sd%3D300600080364

    può andar bene lo stesso?
    Grazie infinite per la pazienza.

    • Ciao Mattia, il set con il PID che hai linkato dovrebbe essere lo stesso. Il venditore è sempre il Pohlitechnik tedesco. Anzi, ora aggiorno anche il link nel post.

  29. Ciao! Ho fatto tutto il montaggio seguendo lo schema di Frank!
    Sto l’autotuning e vorrei delle conferme. In rosso, riga sopra del pid, compare la temperatura rilevata, credo, nella riga sotto ho la scritta lampeggiante -At-62, credo sia l’autotuning partito. Ora è giusto così? come faccio a capire quando ha finito il processo?

    • Ciao Mattia, mi sa che arrivo in ritardo! Comunque mi sembra tutto ok, l’autotuning finisce quando scompare la scritta At. E’ andato tutto bene?

  30. Ciao Frank ancora complimenti e grazie per quello che fai. La domanda. Quale portata deve avere la pompa? Intendo…..5 litri/minuto 6 litri/ minuto o meno ancora?

    Grazie

    • Ciao Simone,

      ho usato pompe da 5 litri al minuto (quella della solar project) sia da 7 litri al minuti (quella della Topsflo che uso ora) e per entrambe ho ridotto il flusso. Nella prima tramite trasformatore a tensione variabile, nella seconda (essendo magnetica) può essere fatto riducendo con un rubinetto il flusso in uscita (in realtà io sto controllando anche questa regolando la tensione, anche se non tutti consigliano di farlo). A ogni modo, il flusso l’ho sempre ridotto un po’ ma teoricamente può essere anche lasciato al massimo della portata delle due pompe: essendo nel BIAB il mash molto diluito, non ci sono particolari problemi.

  31. Ciao Frank,
    mi associo ai complimenti per il lavoro svolto e per la disponibilità.
    Ho praticamente copiato il tuo progetto ma avrei bisogno di sapere quale pozzetto è adatto alla sonda pt100 che ho acquistato seguendo il link da te postato.
    Vedo che esistono di varie misure ma dalle immagini non si vedono ne il dado ne la guarnizione interna. Vanno acquistati a parte?

    Grazie

    Mauro

    • Sì Mauro, purtroppo vendono i pozzetti senza controdado e senza guarnizione. Entrambi li ho comprati su Angelhomebrewing: la guarnizione è quella in teflon per i Camlock, funziona alla grande se la metti fuori; per l’avvitatura interna alla pentola ho usato solo controdado e rondella inox. Il controdado e la rondella credo lo vendano anche su birramia, ma non hanno guarnizioni in teflon. Quella te la puoi fare partendo da un guanto in teflon, meglio se la metti fuori dalla pentola dato che non si sa mai bene questi guanti con cosa sono colorati.

    • Ciao Simone. Non conosco quelle resistenze, ma a occhio mi sembrano davvero troppo economiche per essere in inox. Il pH dl mosto è piuttosto basso e con il tempo rischia di corroderle (quella che del bollitore che ho postato in questo link con il tempo si è rovinata facendo uscire un materiale aranciato che sembrava tanto rame). Comunque due da 2000W solo per tenere la temperatura di mash sono troppe, ne basta e avanza una.

  32. Grazie per la risposta. Infatti credo anche io che non siano inox ma visto il costo abbastanza contenuto ne potrei prendere alcune di ricambio per sostituirle al primo segno di cedimento…..credi che potrei sostenere anche la bollitura con due resistenze ? Vorrei eliminare del tutto la bombola di gpl brassando in casa. Grazie

    • Il problema non dato solo dal fatto che si rovinano ma più che altro dalle sostanze che rilasciano nel mosto mentre si rovinano. Dovresti provare a scrivergli per capire il materiale di cui sono fatte. Con due 25 litri di mosto li fai bollire sicuramente: riesci a reggere in casa 4kW di potenza assorbita?

  33. Ciao Frank,

    innanzitutto complimenti per l’articolo e la passione che ci metti, i tanti commenti prolungati nel tempo dimostrano quanto i tuoi consigli siano utili ed il tuo metodo apprezzato.

    Ho in mente di farmi un impianto per produrre col metodo BIAB (pentola da 50 L, PID e Rims tube), e sto dimensionando un po’ il tutto.
    Anche io ho acquistato dalla solarproject la pompa SP20/20 (nella versione piu potente da 3 £ in più, per sicurezza ;).
    Siccome sto considerando che rubinetto mettere, che flusso avrà l’impianto etc. mi chiedevo: che diametro sono i tuoi tubi? Quelli diametro interno 7-8 mm come da sito solarproject? Che portata riesci ad ottenere con quella pompa? ti trovi bene? e all’uscita del rubinetto che portagomma hai messo?

    Mi sto scervellando ma chiedere a chi l’ha già fatto sicuramente mi semplifica il lavoro 😉

    Grazie mille e a presto!

    Domenico

    • Ciao Domenico, i tubi sono quelli di solar project, sì. Il portagomma sinceramente non ricordo che misure avesse perché era in dotazione con il rubinetto inox che era montato sul primo bollitore che comprai (credo cmq ce ne siano di un paio di misure, questo è quello più piccolo da 3/8 ma non ne sono sicuro al 100%). Per quanto riguarda la portata, io vario la potenza con un trasformatore a tensione variabile: diciamo che è una cosa che si impara a gestire con l’esperienza, ma sicuramente la pompa che hai comprato va bene.

  34. Ciao,
    volevo chiederti, io vorrei crere un impianto BIAB controllato a fiamma e non elettrico.
    Volevo semplicemente collegare o un PID o un SCT1000 a un elettrovalvola che mi darà o meno gas al bruciatore e la fiamma si accenderà tramite una fiamma pilota.
    Volevo chiederti è meglio utilizzare un PID o un SCT 1000 da collegare all’elettrovalvola? Perchè leggendo qualche post su internet dicono che il PID per impianti non elettrici non sia molto utile in quanto fa solo la funzione di ON/OFF e che quindi non gestisca l’inerzia. Secondo te funziona come dovrebbe anche nel caso di impianti non elettrici? Inoltre volevo chiederti nel caso in cui secondo te sia meglio utilizzare un PID mi serve comunque il relè SSR, anche se faccio un impianto non elettrico, in quanto non ho capito molto a cosa serva ( scusami ma non ci capisco molto di queste cose).

    • Ciao Thomas, l’STC per gestire il mash te lo sconsiglio: non gestisce l’inerzia ed è per mia esperienza praticamente inutile. Il PID, invece, funziona bene anche con il fornello a gas (io non l’ho mai usato ma ho molti amici che lo utilizzano in questa configurazione). Il relé ti serve lo stesso perché ci devi collegare l’elettrovalvola. Lo schema di collegamento è lo stesso dell’elettrico, solo che al posto della resistenza elettrica c’è l’elettrovalvola. A differenza dell’elettrico però, dovrai scegliere nella configurazione il modo ON-OFF e non quello a impulsi, perché il gas non è gestibile a impulsi. Tutti i PID gestiscono l’inerzia anche nella modalità ON-OFF, sono fatti apposta.

  35. Caro Frank grazie per la tua utilissima guida!solo ora mi avvicino al mondo Biab e vorrei farti una domanda:
    Ho acquistato il tuo stesso PID ma purtroppo mi dà sempre errore LLLL e non mi lascia fare nulla.
    Sapresti come aiutarmi?
    Grazie

    • Ciao Alessandro. Il manuale del PID dice che “LLLL” significa “Measurement signal is below the expected range! Indicated on probe Installation : Wrong sensor type parameter Sn”. Probabimente non hai impostato il giusto tipo di sonda, devi modificar eil parametro Sn e impostarlo su Pt (se usi la pt1000).

  36. Grazie Frank! Ho risolto! era il cablaggio della sonda che non andava,un piccolo morsetto allentato….
    Ho già fatto l’autotuning che è durato circa mezz’ora e adesso va tutto a meraviglia!

  37. Domanda forse stupida, ma non trovo facilmente documentazione in rete: non sarebbe possibile collegare il sistema pid con il computer tramite cavo usb? Si avrebbe la possibilita di avere un automazione completa con possibilita di salvare le sessioni di mash e i vari step di tempo e temperatura, in un sistema simile al Brew Boss. Sto cercando di replicarlo tramite il fai da te ma non riesco a trovare informazioni esaustive… Aiutami!

  38. Ciao Frank, io ho comprato un pid della inkbird con termocoppia “k” e ssr, non riesco a tararlo. Innanzitutto scusa se vi scrivo qui perché non sono un birraio come voi ma lo uso per una cella di lievitazione per panificazione casalinga comunque un appassionato come voi. Il problema è questo: appena acceso segnava 95 gradi centigradi, con un termometro per alimenti avevo invece 22 gradi, che era la temperatura in in aria in casa mia e nella cella di lievitazione aperta. Compenso la differenza di gradi con il setting del pid e inserisco la differenza per portarlo a segnare 22 gradi.
    Pensavo fosse finita li faccio partire il pid in riscaldamento ( devo arrivare a 28 gradi utilizzo cavo riscaldante per acquari terrari in silicone 50w 6 metri la cella è di 140 lt.) ovviamente lascio dentro la sonda per alimenti. Nel giro di 10 minuti arrivo a 28 (rilevati con sonda alimentare e il pid mi rileva 23.7 )
    Secondo te , secondo voi, è la termocoppia che non funziona ?
    Non so come risolvere il problema. Una soluzione temporanea ma ad essere sincero non sono proprio pazzo per questa soluzione visto che dovrebbe fare tutto da solo è tararlo intorno ai 28 gradi quando la mia sonda rileva 28 e allora me la mantiene.
    Una volta spento a 28 gradi il giorno dopo lo accendo e mi segna 28 quando ci sono 22 gradi.
    Sono senza parole…..un aiutino? O qualche consiglio

    Buon anno a tutti voi

    • Ciao Massimiliano, mi spiace ma non sono in alcun modo esperto di PID. Conosco il mio con cui non ho mai avuto problemi di taratura, sinceramente non saprei come aiutarti.

  39. Ciao. Vorrei chiederti ho acquistato anche io l a senco. Vorrei sapere se la configurazione e lautotuning che hai spiegato ti vanno bene anche per comandare un elettrovalvola per il gas. Grazie ancora

    • Ciao Simone, credo per il gas bisogna impostare la modalità di on-off e non quella a impulsi (che invece va bene per l’elettrico). Dovrebbe essere il parametro Ctrl.

  40. OK…Grazie…ma il PID funzionerebbe sempre allo stesso modo ? Ossia manterrebbe precisamente la temperatura o diventerebbe un semplice interruttore..come lo sarebbe lSTC 1000 per intenderci?

  41. Ciao scusami. Il PID presenta due modalità di ON OFF ossia BITR e BITD io sinceramente col traduttore dal tedesco non ci ho capito molto…mi potresti aiutare? Quale devo impostare secondo te?
    Grazie dell’aiuto

    • BITR : Modalità on-off che accende fonte di calore (va bene per un fornello a gas)
      BITD : Modalità on-off che accende fonte di freddo (va bene per un frigo)
      PIDR : Modalità a impulsi che controlla fonte di calore (quello che serve a noi)
      PIDD : Modalità a impulsi che controlla fonte di freddo.

      Va impostato a PIDR.

      Grazie per la segnalazione, l’ho specificato meglio anche nel post.

  42. Grazie a te per tutto…perdonami un’ulteriore precisazione….la sonda pt100 ha tre fili uno bianco e due rossi. Io ho collegato il bianco sul.n. 5 e gli altri due 3 e 4…sinceramente mi sembra un po lenta nella reazione….ho sbagliato qualcosa. ? grazie ancora

    • Ok..questo sono riuscito a tradurlo ed ho visto che i collegamenti sono giusti…pui solo indicarmi come fare l’autotuning in modalità on off per il fornellone? grazie

  43. Scusami ancora. Nel post dici che per lanciare l autotuning il ctrl dve essere impostato su pid e non on off però io col pid devo controllarci un fornellone. Quindi potresti per favore indicarmi la procedura esatta per l autotuning con il fornellone? Grazie ancora

    • Ciao Simone, non ho mai usato il PID con un fornello quindi non saprei di preciso. Ma immagino che le modalità di tuning siano le stesse, solo che il PID va impostato nella modalità ON/OFF.

      • ciao volevo in merito fare una piccola precisazone…l’autotunimg funzione solo in modalità PID mentre se uso la modalità ON OFF il termoregolatore funziona ne piu ne meno come funzionerebbe un STC 1000 si accende mezzo grado sotto la temeratura targert e si spegne raggiunta la temperatura senza tener conto dell’inerzia termica….ovviamente parlo dell’uso con fornellone……ovviamente parlo del mio A SENCO TR 81 che magari è guasto…non lo so….
        Ciao e grazie ancora

        • Ciao Simone, se vuoi usarlo con un fornello in modalità PID dovresti lasciarlo in modalità PID allungando però la durata degli impulsi in modo che il fornellone non si accenda e spenga in modo frenetico. La lunghezza degli impulsi si regola tramite uno dei parametri di cui ora non ricordo il nome (appena ho tempo verifico).

            • Ciao Simone, il parametro che controllo la lunghezza degli impulsi in modalità PID è l’ultimo: t (numero 16). Mettendo le indicazioni che trovi sulle istruzioni su Google Translate, si legge infatti: ” T represents a time in seconds , in which the output is switched at least ( only
              in P.I.D. mode active ) . In principle, when using mechanical relay outputs and connection)”.

  44. Ciao, ho bisogno di aiuto, sto per acquistare il PID, che dovrebbe controllare un boiler da 30 litri con una resistenza da 3000w. Per comodità pensavo di acquistare il famoso tr-81, ma non è disponibile, mentre sono disponibili altri modelli, tipo tr-21 tr-110 tr-50 etc. Etc. Il punto è che è tutto in tedesco, e non ci capisco niente,, quindi ho paura di prendere proprio quello sbagliato, magari essendo tu molto più esperto di me, sai dirmi la differenza tra i diversi PID? In alternativa quelli venduti su amazon tipo inkbird possono andare bene? Grazie mille in anticipo e complimenti per il blog! Un saluto

    • Ciao Giovanni, purtroppo non sono assolutamente esperto di PID. Conosco a malapena il mio 🙂 Dalle specifiche mi sembra che l’inkbird possa andar bene, e so che molti homebrewers si trovan bene con il Sestos.

  45. Ciao, sto costruendo un impianto per biab elettrico ispirato al tuo,
    ma sto avendo qualche problema con la pompa..
    la alimento con un alimentatore 5-15V da 2000mA;
    quando apro il rubinetto e la collego sento che si scalda come un fornetto, ma non spinge per niente..
    Ho fatto la prova con acqua ed anche aspirando un po all’inizio non ne vuol sapere di partire…
    ho letto qualche accenno al fatto che non è autoadescante come le Topsflo, ma non ho capito se questo significa che ci vuole qualche accorgimento particolare per farla partire..

    Ho scritto intanto anche al fornitore perchè potrebbe banalmente essere difettosa!
    Grazie comunque per il tuo bellissimo blog

    • Ciao Filippo, non scrivi quale pompi usa ma immagino sia la Solar. La Tospflo, come anche la Solar, non è autoadescante. Questo significa che deve esserci acqua (o mosto) in tutto il tubo (in ingresso e in uscita) per farla partire. Di solito, quando il mosto esce dal rubinetto sul fondo della pentola, a pentola quasi piena la pressione è sufficiente per far risalire il mosto dentro la pompa e farla avviare senza problemi anche se non è autoadescate. Ti come l’hai collegata alla pentola?

      • Si la pompa è tipo la solar project, presa su amazon coi portagomma in ottone…
        Ho un rubinetto a sfera da 1/2 pollice con portagomma, 20-30 cm di tubo fino al’ingresso “orizzontale” , guardando ad esempio questa tua foto
        http://brewingbad.com/wp-content/uploads/2013/12/03_Pompa-Ricircolo-Mosto.jpg
        e uscita verticale , fino a far rientrare il tubo in un buco praticato nel coperchio della pentola.
        la pompa mi sembra piena di liquido senza bolle d’aria, perche si riempie per il principio dei vasi comunicanti fino al livello della pentola, ma da li non si schioda..

        • Da quello che scrivi mi sembra tutto in ordine. Ma a vuoto gira? Hai provato ad aprirla e verificare? Non farla andare a vuoto troppo perché si rovina, giusto due secondi per vedere se parte il rotore.

          • penso di aver trovato l’inghippo: per non “rovinare” l’alimentatore tagliando il connettore di fabbrica avevo usato un connettore maschio USB collegato alla pompa, ma credo che i cavi di alimentazione USB siano troppo sottili, studiati per i 5V…
            con cavi più grossi la pompa gira bene!
            falso allarme quindi, avrai news alla prossima cotta!

              • Ritorno alla carica!
                La birra sembra venire bene, anche se devo ancora prenderci la mano.
                Ora che la pompa funziona, ti posso chiedere se anche a te il tubo in silicone tende a piegarsi e strozzare il flusso quando ci ricircola dentro il mosto, obbligandomi a rimanere sempre all’erta durante il mash?
                ccome posso costruire una struttura che supporti il tubo senza che questo si pieghi? semplice fil di ferro?

                • Non puoi costruire nulla purtroppo (anche io ebbi questa malsana idea tanti anni fa), devi comprare tubi in silicone più rigidi.

    • Sì, certo: l’ho messo anche tra gli acquisti consigliati su Amazon (raggiungibili dalla barra in alto). Personalmente non ho mai usato un PID di questa marca, ma sulla carta ha tutte le caratteristiche adatte allo scopo.

  46. Ciao! Complimenti vivissimi per il blog, ben fatto e pieno zeppo di informazioni interessanti , Grazie per il lavoro che hai fatto!
    Volevo chiedere una cosa ; essendo possessore di una kalrstein beerfest , vorrei adottare questa soluzione col pid per il mash. Vorrei sapere se secondo te la resistenza della pentola (2500w ) assorbe troppo per questo circuito . Per esempio non so se ci sia bisogno di prendere un relè più grande o se devo chiambiare qualcosa del circuito .Sono veramente negato con l’elettronica infatti nello schema che hai messo non so nemmeno quale sia la fase è il neutro 😉 speriamo di arrivare in fondo a questo progetto 🙂

    • Ciao Filippo, io ora uso il PID con una resistenza da 2500w. L’importante è prendere i cavi della diensione giusta, ovvero che raggano 10 ampere.

      • Perfetto ti ringrazio! solo una cosa purtroppo ho fatto tutto il circuito ed i collegamenti ma purtroppo non funziona… ho fatto tutto come descritto ma non capisco bene lo schema . per esempio l’attacco della 220 dove ha la fase e dove il neutro? e poi l’ssr va attaccata in out alla corrente e in in al pid?
        scusami sono negato con l’elettronica e misto impegnando un sacco per riuscire a farlo funzionare ,ma non riesco proprio.
        ti ringrazio

        • Per il circuito non importa quale sia la fase e quale il neutro: quando attacchi gli elettrodomestici alle prese della corrente non stai a guardare il verso in cui li attacchi; vale lo stesso per il bollitore. L’SSR va collegato come da figura, non saprei come spiegartelo meglio. Il lato della bassa tensione continua va collegato al PID, mentre quello per la 220V ha un filo che va a un estremo del bollitore e l’altro a una fase della 220V. Se non sei pratico di elettronica, magari chiama un amico o un parente e fatti dare una mano (anche per la tua sicurezza).

  47. Ciao Frank, sono in cerca di un PID che mi consenta la registrazione in memoria di tutti gli Step (e la conseguente esecuzione in ordine), qualche modello da suggerire?
    Ora utilizzo arduino con interfaccia PC, ma ho troppi problemi di stabilità.

    attendo info, grazie

  48. Ciao Frank. potresti descrivere passp-passo la taratura e le impostazioni del pid? dove trovo il parametro ctrl? appena lo accendo mi da una temperatura impossibile tipo 660…
    poi i 3 fili della sonda dove vanno collegati? non sono riuscito a capirlo. nello schema non hai messo i colori. sono 2 rossi e uno bianco. grazie.

    • Ciao Alessandro, quello che descrivo nel post è sufficiente per impostare il PID. Perdonami ma non ce la faccio a descriverti la procedura passo passo… 🙂 Ci sono anche le istruzioni, che sono in tedesco ma con Google Translate si traducono in modo abbastanza chiaro. Sempre sul manuale trovi anche indicazioni sui colori, anche quelli facilmente traducibili dal tedesco con Google. Per comodità ho aggiunto nel post il manuale in tedesco in pdf (file scaricabile) che rende più semplice copiare e incollare il testo sul traduttore.

      • risolto. non sono stato attento ai colori nel collegare la sonda ma con google translator ho risolto il problema. ora non mi rimane che provare l’autotuning. devo impostare la temperatura target e premere per 4 secondi la freccia giu? è giusto? grazie.

  49. Ciao frank. Ho visto il tuo blog e quasi quasi mi e’ venuta voglia di birra. Ti scrivo xke ti sto rubando lo schema elettrico che cercavo x il mio forno fatto in casa. Anche xke ho comprato lo stesso PID e sembra combaciare con le mie esigenze. Se tutto va x il meglio e se ti fa piacere lo chiamerò Frank.

    • Ciao Andrea, riponi davvero troppa fiducia in me! 🙂 Dal video ci metterei un mese a capire tutti gli attacchi, dovrei disegnarmi uno schema. Se fossi in te toglierei qualsiasi complicazione, ovvero il circuito della pompa e l’interruttore della resistenza e intanto proverei se così funziona il PID con l’Inkbird. La terra sinceramente l’attaccherei direttamente alla presa della resistenza, non vedo perché collegarla all’SSR. Se riducendo ai minimi temrini il circuito vedi che funziona, passerei al collegamento dell’interruttore e poi della presa della pompa. Se comunque mi mandi il circuito disegnato, posso provare a dare un’occhiata appena ho 5 minuti (ma, ripeto, non sono in alcun modo un esperto in circuiteria, anzi…).

  50. Ciao Frank, intanto apprezzo molto questa tua risposta. Purtroppo se su STC1000 si trova di tutto sui collegamenti PID è più difficile, la bibliografia più completa la forniscono gli americani ma con sistemi e cablaggi distanti dai nostri. Intanto mi sono reso conto che dal mio video (incrociando la tua mappatura con altri esempi) avevo invertito le uscite 1 e 2 del SSR. Poi sui collegamenti al 240V del PID credo di aver risolto (considera che settimana scorsa sono stato a far vedere il tutto ad un elettricista che mi ha fatto una supercazzola, incrociando temi come differenziale a trasformatore che diceva essere essenziale per non far fuori il mio SSR…strano proprio). L’unica cosa a me comprensibile è stata la cifra di 450 Euro insieme a certificazione. Detto questo riparto. Sono abbastanza certo dei collegamenti SSR e PID, rimangono i dubbi su prese e switch. Appena riesco ti mando la mappatura. GRAZIE ANCORA. Andrea

  51. ciao Frank complimenti per le tue indicazioni e suggerimenti,volevo reallizare anche io ,un impianto come il tuo,pentola 50 lt,resistenza 2400w e pid, ma c’è una cosa che non capisco riguardo i collegamenti mi riferisco allo schema dove indichi 220v in, sono due prese elettriche collegate in parallelo o cosa ? mi puoi spiegare meglio,non sono tanto efferato as leggere schemi elettrici,grazie a presto Ago

    • 220 IN è l’ingresso della 220, ovvero i tre cavi fase, controfase e neutro della classica presa di corrente. Al centro c’è la terra.

  52. buongiorno grazie Frank, adesso è chiaro,senti ho visto dove hai acquistato la resistenza,ne hanno un altra più economica,quella che costa 35,01 euro :2.4KW bollitore Kit elemento non andrebbe bene comunque? si risparmierebbe anche qualcosina,con 30 euro di risparmio potrei acquistare una pompa ,che mi consigli?a presto ciao

    • Risparmiare in questi casi non è mai cosa buona. 🙂 Non ho provato l’altra resistenza, ma visto il cosso più basso potrebbe non essere in acciaio INOX (il che la porterebbe a rovinarsi prima). Valuta tu, io con quella che ho acquistato mi sono trovato benissimo. A distanza di più di un anno dall’acquisto e di più di 20 cotte funziona ancora benissimo e non mostra segni di cedimento.

  53. Ciao Frank a proposito di resistenza ho contattato la Gandolfi x una da 2500w mi chiedono 70,76 euro compreso do spedizione , ma è senza cavo e spina elettrica, a questo punto sono quasi convinto di acquistare da angelhomebrew, l’unica cosa negativa è che non ha disponibile il punzone x fare il foro, suggerimenti? ciao

    • Il foro si può fare anche con le punte a tazza, ma servono quelle adatte per l’inox e non è una cosa facile. Io aspetterei che torni il punzone (se scrivi a Paul ti risponde velocemente).

  54. scusami avevo dimenticato, tu cosa hai usato x collegare la resistenza , visto che ha l’attacco inglese,un adattatore o hai cambiato la spina? ciao

  55. Ciao Frank ,ho ordinate resistenza e pid quelli indicati da te, per il foro Della resistenza penso di aver risolto con un fabro Della mia zona, la Mia pentola è alta 37 cm , volevo mettere un doppiofondo alto 5cm , così la sacca non tocca la resistenza, rimarrebero 32 cm , avevo pensato di prendere un portasonda lungo 25 cm , e metterlo sul coperchio , pensi Che a quell a misura si legal bene la temperatura del mosto, alto dubbio il relè e relativo supporto volevo metterli in una scatola forata x disperdere più calore e separata dalla scatola del pid cosa ne pensi ?

  56. Si lo sò ,ho fatto troppe domande, e giustamente non rispondi ,va bene ugualmente mi hai ispirato per fare il mio impianto, ciao a presto.

    • Ciao Ago, perdonami ma il commento mi era sfuggito! Mi sembrano tutte ipotesi plausibili che dovrebbero andare bene. Per il pozzetto forse prendilo leggermente più corto se lo trovi, ma molto dipende anche da quanto riempirai la pentola. Buon lavoro con l’impianto!

  57. ciao Frank complimenti per il sito e la guida sul pid (l’unico in italia come riferimento a riguardo!) volevo chiederti se avevi mai settato Asenco TR 80 (purtroppo il venditore si e’ sbagliato nell’invio e mi ha inviato questo modello!) e uguale all’Asenco TR 81 o no?

  58. Frank, complimenti
    Io ho una pentola elettrice Bielmier. Come la collego al pid?
    Tramite la sua spina o devo arrivare ai cavi della resistenza?

    Grazie

    • Tramite la presa si può fare in genere, ma so che quelle pentole possono andare in protezione durante la bollitura, quindi meglio bypassare il termostato interno.

  59. Innanzi tutto COMPLIMENTI!!!!

    Domandona , che possa funzionare anche con un piano a induzione ??? In quanto mi trovo con una pentola da 40 cm e vorrei riscaldarla da sotto … chiaramente o passo al gas con fornello da campeggio , oppure fornelli di una certa dimensione non sono riuscito a trovarne , quindi o ne prendo uno di dimensioni normali da 2500w e autocostruisco una piastra maggiorata sopra ooooo….bho pensavo a l’induzione

  60. Ciao Frank uso il PID regolarmente per il mash e mi trovo benissimo. Vorrei chiederti se è possibile usare il PID anche per regolare la fermentazione in frigo. Temo di danneggiarlo.
    Sicuramente dovrò impostarlo come on-off…
    Che ne pensi? qualcuno ha esperienza in merito?

    • Per il frigo si può usare la logica pid sulla cintura di calore ma non sul frigo. Cmq non ne vale la pena: impostando bene la potenza del frigo e acquistando una cintura di calore della giusta potenza si gestisce benissimo l’inerzia anche con un semplice stc-1000

  61. Intanto complimentoni per il sito, mi sto facendo una scorpacciata dei tuoi post in questo periodo di ferie, nel post dici di evitare il RHEX C-100, come mai?

    Grazie anticipatamente

  62. Ciao Frank, ho acquistato questo Natale un sistema all in one della Klarstein (il modello Maischfest). Secondo te ha senso affiancarvi un PID?

    Ps: Ho un pozzetto con foro di entrata da 8mm, volevo sapere se il sodino dell’Inkbird ITC-308 fosse di questa misura (non ho trovato nessuna informazione in merito).

    • Senso ne avrebbe, ma valuta prima come funziona senza. Mi pare che SmartPID abbia pensato proprio a un retrofit di questa macchina. Sulle dimensioni della sonda dell’inkbird non ti so dire ora, se mi ricordo a casa la misuro.

  63. Ciao Frank, il sistema PID viene quindi collegato anche ad una resistenza da montare nella pentola.
    Mi chiedevo, se montando anche un pozzetto con sonda per le temperature sempre sotto il falso fondo alto magari 5 cm, essendo quest’ultimo vcino alla resistenza, nonostante il ricircolo del mosto non potrebbe sovrastimare le temperature il fase di ammostamento?

    Grazie.

    • Sì, io infatti ho il pozzetto per la misura sul coperchio della pentola, in modo che arrivi nel letto di grani. Nel doppio fondo ho un termometro analogico che uso per avere riscontro visivo sulla temperatura del fondo durante le rampe, per evitare che la temperatura salga troppo. Ho aggiunto un dimmer che abbassa la potenza della resistenza durante le rampe, altrimenti il fondo arrivava in poco a 80°C mentre tra i grani la temperatura saliva molto lentamente.

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