Oggi andremo un po’ fuori tema. O meglio, andremo un po’ oltre tema. Vi parlerò di un libro che non è direttamente correlato al mondo dell’homebrewing né a quello della birra. Un libro che racconta i sensi e le emozioni attraverso un affascinante percorso che parte dal profondo della nostra coscienza emotiva.

Si parla tanto di analisi sensoriale e di degustazione nel mondo della birra. Non ho nulla contro la degustazione della birra, anzi, ma non condivido e rabbrividisco di fronte all’approccio estremizzato alla degustazione continua. Della serie: oggi degusto questo, domani degusto quell’altro, non me ne frega se sono al pub con gli amici io infilo il naso dentro al bicchiere e degusto. Io non bevo, io degusto. Ecco: anche no.

Per quanto mi riguarda, sono nato anzitutto come appassionato di pub, luoghi e persone piuttosto che appassionato di birra. La birra, nella mia storia personale, è venuta dopo. Dopo le chiacchiere al pub, i viaggi, la storia dei popoli e delle loro birre. Dopo è arrivato l’homebrewing. E ancora dopo mi sono avvicinato all’analisi sensoriale e alla degustazione. Da quel momento, però, sono rimasto completamente stordito e affascinato da questo nuovo mondo.

Tuttavia, cerco per quanto possibile di moderare l’uso della parola degustare e, soprattutto, quando sono al pub con amici, non passo ore a infilare il naso nel bicchiere. Questo non significa però che non utilizzi continuamente i miei sensi, anzi. Prima di leggere questo libro non immaginavo nemmeno lontanamente quanto poco fossi consapevole di come utilizzo il senso dell’olfatto. Che, come imparerete da questo libro, va molto oltre il semplice naso infilato nel bicchiere.

Per dire: provate a tapparvi il naso e ad assaggiare ad occhi chiusi una patata e poi una mela. Difficilmente riuscirete a percepire alcuna differenza. Perché è nel vostro naso che avvengono quelle reazioni chimiche che vi fanno percepire gli aromi. Reazioni che toccano radici emotive molto più profonde  di quanto possiate immaginare.

In questo libro Rachel Herz ci racconta come il senso dell’olfatto sia legato al profondo delle nostre emozioni e come quello che percepiamo attraverso il naso arrivi direttamente al centro del nostro sistema limbico, scatenando reazioni inaspettate di cui molto spesso nemmeno ci rendiamo conto. Pur avendo una notevole solidità scientifica, il libro scorre via velocemente attraverso storie e aneddoti di vita reale.  Il linguaggio semplice e immediato riesce a trasmettere concetti anche abbastanza complessi. Storie, esperimenti e aneddoti scorrono veloci.

Insomma, un libro che va ben oltre l’homebrewing e anche oltre la degustazione, forse un po’ fuori tema per un blog come questo. Ci tenevo comunque a consigliarlo perché a mio avviso non si arriva a essere un buon homebrewer se non si sviluppa una coscienza sensoriale a tutto tondo. Io, almeno la vedo così.

Per chiudere, ringrazio Stefania Pompele del blog TerraUomoCielo per avermi consigliato questa interessantissima lettura. Il libro, disponibile solo in inglese, lo potete acquistare su Amazon.it per 12 euro: The Scent of Desire: Discovering Our Enigmatic Sense of Smell

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