Era da un po’ di tempo che gli homebrewer italiani aspettavano questo libro. Del resto, la letteratura italiana sulla birra fatta in casa è piuttosto scarna, al contrario di quanto accade oltreoceano dove esce praticamente un libro al giorno. Ovviamente non tutti sono validi, ma la scelta di libri in lingua inglese è decisamente più ampia. Uno dei pochi libri di autori italiani degno di nota è “La Tua Birra Fatta In Casa” di Faraggi e Bertinotti, uscito (se non erro) nell’ormai lontano 2009. La vera e propria bibbia dell’homebrewer italiano, senza ombra di dubbio. Un vero must per chi si vuole avvicinare al mondo dell’homebrewing.

Questa nuova uscita, dal titolo (poco fantasioso, a dirla tutta) Le Tue Birre Fatte In Casa, è il naturale proseguimento del primo: percorre uno per uno i principali stili birrari proponendo ricette e consigli per riprodurli in casa. Vediamo com’è.

Dopo un breve capitolo introduttivo su come si fa la birra in casa (obbligatorio, per carità, ma di poca utilità), il libro percorre i principali stili birrari seguendo le linee guida del BJCP. Di fatto, si tratta di una traduzione in italiano (riga per riga) delle nuove linee guida del BJCP (quelle del 2014, che dovrebbero divenire ufficiali nei primi mesi del 2015). Un ottimo lavoro di traduzione, utilissimo per imparare le principali caratteristiche dei più noti stili birrari.

Veniamo invece al sodo: le ricette proposte. Qui, secondo me, il libro scarseggia nei contenuti. L’idea di base è quella di proporre ricette di homebrewer che si sono piazzate nelle prime posizioni dei concorsi nazionali degli ultimi anni. Idea carina, non c’è dubbio, ma poteva essere sviluppata meglio a mio avviso. Il libro si limita a proporre una ricetta per ogni stile, senza un commento specifico sul processo, sugli ingredienti, sulle criticità che ogni stile rappresenta nella produzione casalinga. Non discuto sulla validità delle ricette (bisognerebbe prima provarle), ma in molti casi noto dei passaggi che avrebbero bisogno di qualche spiegazione in più. Come per esempio step di mash quantomeno inusuali, che meriterebbero un commento da parte dell’homebrewer che li ha sperimentati o da parte degli autori. Messi lì così, senza alcuna motivazione, mi hanno lasciato piuttosto perplesso.

Sarà che a me non piace copiare di sana pianta le ricette ma amo imparare e prendere spunto da chi ne sa più di me. In questo libro, oltre alla dettagliata categorizzazione degli stili, c’è poco in questo senso. E’ un peccato, dato che sulla carta le potenzialità erano altissime. Perché non inserire un commento degli homebrewer su ogni ricetta che motivi la scelta degli ingredienti e alcuni passaggi fuori dagli schemi? Perché non aggiungere qualche nota degli stessi autori sui passaggi critici per gli stili più difficili?

Il mio metro di paragone rimane “Brewing Classic Styles” di Palmer e Zainasheff (tra l’altro uscito diversi anni fa). Un libro pieno di consigli personali da parte degli autori, grazie ai quali intuisci i lineamenti principali di ogni stile e i punti chiave della ricetta nel giro di due paragrafi. Poi ci sono anche le ricette, ma l’approccio è diverso e io lo preferisco.

IN SINTESI: Le Tue Birre Fatte In Casa rappresenta assolutamente un ottimo riferimento per quanto riguarda la classificazione degli stili e propone alcune ricette interessanti. Ma l’impressione che manchi qualcosa è forte. L’ho comprato e lo ricomprerei, ma non sarà il libro che prenderò in mano quando vorrò sperimentare nuove ricette.

Disponibile su Amazon.it a 19€: Le tue birre fatte in casa. Ricette per tutti gli stili

6 COMMENTS

  1. Concordo con te. Appena finito di leggere. M8 aspettavo di più. Sembra una raccolta di “tutorial”, per carità sempre utili, ma manca di “sentimento”

  2. Sono d’accordo con le critiche fatte da Frank, come anche sugli elogi…peccato davvero che manchino descrizioni più dettagliate sugli step del mash ma sopratutto sulla parte fermentazione che rimane comunque la parte più importante, a mio avviso, di tutte le birre…

  3. per una persona agli inizi che più che alle ricette è interessata ai procedimenti consigli di prendere questo libro o quello del 2009?

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here