Oggi è arrivata finalmente la conferma del mio primo passaggio di livello nel ranking del BJCP, il sistema di formazione e preparazione dei giudici per i concorsi homebrewing (ma non solo) ideato dagli americani e ormai diffuso in tutto il mondo. Per chi non sapesse cosa sia il BJCP (Beer Judge Certification Program) o volesse approfondire il tema, rimando alla pagina dedicata del blog dove ho raccolto diverse informazioni ed esperienze (link).

Da oggi, grazie alle prime partecipazioni come giudice in vari concorsi BJCP, sono giudiceCertified“. Ma cosa significa? Il sistema di ranking del BJCP è un po’ articolato: prevede un mix di esami e punti esperienza non proprio immediato. Ho provato a riassumere i vari passaggi nell’immagine qui sotto.

Vediamo come sono strutturati esami e punti esperienza:

  • Esame online / Si tratta di un test a risposta multipla che verte su tutto lo scibile BJCP: stili (anche dati quantitativi come alcol e densità), funzionamento del BJCP, storia della birra, difetti, servizio e molto altro. Se pensate di copiare perché è un esame online siete fuori strada: vi troverete di fronte a 200 domande a risposta multipla da completare in 60 minuti. Sono 18 secondi a domanda, c’è a malapena il tempo per pensare.
  • Tasting Exam / Assaggio di 6 birre in sequenza con compilazione della scheda classica BJCP (link). Ne ho parlato approfonditamente qui.
  • Punti esperienza / Sono punti che si accumulano partecipando alla giuria di concorsi certificati dal BJCP. Il punteggio attribuito al giudice varia in base a diversi parametri, ma in media si acquisisce un punto per concorso. I punti vengono assegnati anche a chi organizza il concorso e in alcuni casi a chi partecipa a corsi di formazione BJCP.
  • Written Exam / Un esame scritto che consiste in 20 domande VERO/FALSO e cinque domande generiche a cui rispondere in forma di saggio con un testo di lunghezza variabile (in media un migliaio di battute) sempre in tema BJCP. Le domande aperte chiedono di caratterizzare uno stile, un difetto, una parte del processo di produzione o altro. Il tutto in 90 minuti. Per fare il Written Exam è sufficiente aver superato il Tasting Exam con un voto maggiore o uguale a 80 e avere almeno 10 punti esperienza. Se lo si passa con un voto maggiore o uguale a 80, si livella quando si raggiungeranno i 20 punti esperienza. 

Il percorso attraverso il ranking nel sistema del BJCP è abbastanza lungo e complesso, anche perché accumulare punti esperienza in Italia non è molto facile vista la scarsità di concorsi ufficiali BJCP. Fortunatamente negli ultimi tempi le cose stanno cambiando: negli ultimi tempi diversi concorsi hanno iniziato ad adottare il sistema BJCP, tra cui tutte le tappe del Campionato Italiano HB organizzato da MoBI.

In molti mi chiedono cosa ci si “guadagna” quando si diventa giudice BJCP. Volevo cogliere l’occasione per rispondere a questa domanda, percorrendo velocemente quelli che per me sono gli aspetti più importanti di questo programma di formazione.

Stimolo a migliorare. Uno degli aspetti migliori di questi sistema è quello di mantenere vivo lo stimolo per studiare, conoscere, migliorare e approfondire. Personalmente ho fatto due volte l’esame scritto (prendendo una volta 77/100 e una seconda 76/100) e lo rifarò una terza nel tentativo di superare la soglia degli 80/100. Questo appuntamento annuale con un esame mi dà un forte stimolo per continuare a fare pratica, studiare e cercare di migliorare. Senza l’obiettivo dell’esame, difficilmente avrei messo in piedi un gruppo di studio BJCP che è già al secondo incontro e si sta rivelando molto formativo e interessante.

Viaggiare e conoscere. Viaggiare mi piace moltissimo. Ho sempre viaggiato molto, stimolato dalla curiosità di visitare nuovi luoghi, incontrare persone e sperimentare dal vivo culture diverse. I viaggi birrari rappresentano secondo me un fondamentale passaggio di formazione per conoscere e approfondire gli stili e le culture locali. Partecipare come giudice ai tanti concorsi BJCP sparsi in Europa è un forte stimolo per prendere un aereo e partire per esplorare una nuova città. Viaggiare da solo mi è sempre piaciuto, ma raramente mi è capitato di mettermi su un aereo per passare un weekend in solitaria visitando un’altra città. Ma se in quella città viene organizzato un concorso BJCP, ecco che la partenza improvvisa acquista ora tutto un altro senso.

Benefits intangibili. Capiamoci: i trasferimenti per partecipare alle giurie, tranne rarissimi casi (inesistenti per chi è alle prime armi) sono a carico del giudice. Solitamente viene offerto un pranzo, se proprio vi va bene una notte di soggiorno. Ma in genere voli e pernottamento sono a carico del giudice. Funziona più o meno così anche per concorsi molto grandi e giudici super esperti: in questo caso le spese di soggiorno vengono pagate dall’organizzazione, ma se venite chiamati in America generalmente il viaggio ve lo pagate da soli. Tuttavia, se non siete giudici BJCP, difficilmente verrete chiamati a giudicare in un concorso BJCP, specialmente all’estero, a meno che la vostra fama non vi preceda o che qualcuno dell’organizzazione non vi conosca personalmente. Se invece siete entrati nel sistema BJCP, è sufficiente una registrazione online e il posto in giuria è garantito. C’è anche da dire che ormai, grazie alle compagnie aree low cost e AirB&B, i costi di viaggio e soggiorno sono ridotti: nel mio caso (abito a Roma), per un paio di giorni a Bristol, Lisbona, o Londra me la sono cavata con 200-300€ tutto incluso. A volte senza nemmeno prendere un giorno di ferie se parto il venerdì sera, altre con un venerdì o un lunedì di ferie. In questi viaggi si conoscono tante persone appassionate di birra, si stringono legami, amicizie, relazioni. Si vivono le abitudini locali senza filtri. Per me è questo il vero valore del programma. Ovviamente, bisogna imparare a parlare abbastanza bene inglese, ma anche questo lo considero un benefit del sistema BJCP.

E ora giù a studiare per il prossimo Tasting Exam organizzato da Mobi per il 12 Ottobre 2019. Stavolta devo riuscire a schiodarmi dal 77! So che ci sono ancora alcuni posti disponibili, cosa aspettate? [aggiornamento: alla fine l’esame è andato bene, il mio 80 l’ho preso!]

8 COMMENTS

  1. Complimenti Francesco! Queste sì che sono soddisfazioni! Quale altro hobby unisce sfide sempre nuove, a viaggi, amicizie, incontri, storia e storie, cultura, scambi di vedute e di bevute? Fantastico l’homebrewing…

  2. Davvero complimenti, con piacere leggo il tuo blog, c’è sempre qualcosa da imparare, se non è sulla birra è sulla voglia di andare avanti e fare sempre di più. Sono un homebrewer di Roma ed ho fatto un corso di degustazione con UDB, sei più giovane di me, ma leggendo i tuoi post sento di essere sulla strada giusta per approfondire questa passione che più passa il tempo e più ti travolge…..
    Ancora congratulazioni !!!!

  3. Complimenti! Vedo tanta passione e competenza nei tuoi articoli. Al riconoscimento del BJCP aggiungo il mio personale.

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