Struttura a tre pentole per all grain

Con questo post diamo il via a una serie di articoli più tecnici che spiegheranno pezzo per pezzo come costruire un impianto all grain a tre pentole per la produzione della nostra amata bevanda. Non si tratta dell’impianto che usiamo con i ragazzi di Brewing Bad per le nostre cotte, ma di un’avventura in cui mi sono lanciato in solitaria e  che avevo già intrapreso prima di entrare a far parte del loro gruppo.

Prima di andare avanti faccio un paio di premesse: sono un semplice hobbista, tutto quello che ho fatto l’ho imparato sul campo ed è frutto di un bel po’ di ricerche tra libri e internet; non pretendo di insegnare un mestiere a nessuno ma solo raccontare quello che ho fatto, sperando possa tornare utile a chi, come me, si vuole lanciare nell’impresa. Potrete prendere spunto dal mio lavoro o suggerire modifiche e variazioni: come sempre, siamo qui per confrontarci. Premetto anche che l’impianto è quasi finito e sembra funzionare bene, ma ancora non l’ho utilizzato per una vera e propria cotta. Assisterete probabilmente a breve al primo test in diretta!

Il costo totale dell’impianto finito è di circa 900 euro, spalmato però in vari mesi di lavoro. In verità ci ho messo più di un anno a costruirlo ma lavorandoci circa un fine settimana al mese. Si può risparmiare un po sulla struttura optando per il ferro e verniciandolo piuttosto che per l’acciaio.

Partiamo dalle basi: la struttura. Spulciando qua e là in rete mi sono imbattuto in una marea di soluzioni: da semplici pentole appoggiate su mattoni fino a scaffalature modificate per lo scopo. Come sempre, io ho scelto un’altra strada complicandomi la vita. Questo per due motivi principali: anzitutto avevo bisogno di una struttura “all inclusive” che fosse facilmente spostabile e soprattutto mi diverto da matti con il fai da te. Non avendo mai saldato in vita mia mi son detto: perché non cominciare? e così ho fatto. Chiedo scusa a tutti i saldatori professionisti e li avverto: nel caso doveste arrivare in fondo a questi articoli e vedere il lavoro finale, sedetevi perché potreste avere un mancamento.

Alla fine, nonostante le tremende saldature fatte dal sottoscritto, devo dire che la struttura regge bene  Se volete fare come ho fatto io e lanciarvi nella saldatura-fai-da-te, vi consiglio vivamente di cercare prima dei tutorial, leggere libri, chiedere magari consiglio a qualcuno più esperto di voi prima di iniziare. Soprattutto: provate, provate e riprovate le saldature su pezzi di metallo di riserva prima di lanciarvi sulla struttura principale (aggiungete qualcosa in più alla lista della spesa, vi tornerà utile).

Al seguente link potete scaricare il disegno con la distinta di tutti i pezzi che ho utilizzato.

Tutto l’acciaio l’ho comprato da Calò Metalli qui a Roma, ma se non siete della zona basta che vi informiate sulle ditte specializzate della vostra zona che vendono e tagliano metallo. Viti e bulloni potete acquistarli tranquillamente dal vostro ferramenta di fiducia oppure da Leroy Merlin se vi è più comodo. Tutta la struttura è in acciaio inox Aisi 304 (molto resistente alla corrosione e facilmente lavabile). Vediamo il progetto iniziale:

Struttura a tre pentole per all grain

Questa è la struttura base fatta di tubi quadrati 40x40x1,5 mm saldati ad elettrodo. Le due lastrine lunghe 300mm forate servono per agganciare i quadri di comando di cui parlerò in un articolo futuro. Si trovano facilmente nei negozi di bricolage. Alla base ci sono due piastre in acciaio inox 140×110 che serviranno poi per avvitare le ruote da 200mm in gomma con piastra girevole, due delle quali hanno il freno.

Nella parte alta sono state saldate delle lastre in acciaio dello spessore di  1mm (le misure le trovate nel documento allegato). Queste mi serviranno come base per i fornelloni  i quali verranno tenuti fermi da delle parti di asta quadrata 10x10mm tagliate delle lunghezza di 100mm. Queste ultime non sono saldate ma incollate tramite una resina bicomponente. Questa resina, detta anche metallo liquido, è composta da due tubetti: si mescola insieme il contenuto di entrambi e poi si posa sul componente da incollare. In cinque minuti indurisce e incolla molto tenacemente. Alla base sono saldate due ulteriori lastre da 1mm. Mi serviranno per poter avvitare una scatola elettrica dove farò arrivare la corrente per tutto l’impianto e una scatola in legno per riporre gli oggetti, non indispensabile ma comoda.

Questo è il render che ho fatto prima di iniziare la costruzione per avere un’idea di come sarebbe venuto:

Struttura a tre pentole per alla grain

Questo invece è il progetto completo . Cliccate sull’immagine per ingrandirla.

Struttura a tre pentole birra allgrain

Un errore che ho fatto è stato quello di avvitare entrambe le ruote con freno dalla stessa parte.  Meglio una da una parte ed una dall’altra. Se volete cimentarvi in un progetto del genere vi assicuro che vi divertirete e avrete grosse soddisfazioni. Mi raccomando sempre un occhio alla sicurezza quando si fanno i lavori di bricolage.

Un’ultima panoramica sugli strumenti che mi sono serviti:

  • una saldatrice ad elettrodo (ce ne sono di vari tipi e modelli chiedete a chi è più esperto di indicarvi quella giusta per voi)
  • martello
  • spazzola di metallo per pulire la saldatura
  • smerigliatrice (sia per tagliare il metallo che per rifinire il cordone si saldatura)
  • morse per tener fermi i pezzi da saldare
  • tutto l’occorrente per la sicurezza (maschera, guanti, abbigliamento)
  • cacciavite e chiave inglese per viti e bulloni,
  • trapano con punte per forare il metallo
  • birra per rinfrescarmi a fine lavoro!

Costo totale dei materiali circa 250 euro. Manodopera gratuita se ve lo fate da soli altrimenti rivolgetevi tranquillamente ad un professionista.

Nell’immagine sotto trovate il risultato quasi definitivo (mancano le lastrine forate e le lastre alla base).

Struttura alla grain a tre pentole

Nella prossima puntata parleremo delle pentole, del sistema di miscelamento e dei fornelloni. Buon lavoro e buon divertimento!

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Stefano
Galeotto fu il militare: è proprio durante la “naja”, infatti, che un commilitone appassionato mi ha introdotto al mondo della birra di qualità. Da li, in un lento e inesorabile declino verso la perdizione brassicola, mi sono avvicinato sempre di più alla figlia del malto. E poi un giorno ecco che arriva inaspettato un regalo: un kit per la produzione di birra in casa. Curioso di natura partendo dai malti preparati (lo so, lo so.. ero giovane ed incosciente) arrivo alla prima all grain. Fino al mito: il famigerato impianto! Grazie alla mia fame di conoscenza e alla mia passione per il fai da te mi son detto: “Costruiamoci un impianto automatizzato per la produzione” e giù a navigare e a cercare informazioni.Nel frattempo mi sono iscritto al corso dell’Associazione Degustatori Birra, dove ho conosciuto tre strani tipi che ho scoperto essere homebrewers. Parlando, tra un assaggio e un commento (probabilmente mossi a pietà vista la mancanza di cotte), hanno accettato di farmi entrare nel loro gruppo.

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