Probabilmente molti di voi conoscono Michael Tonsmeire per il suo blog: The Mad Fermentationist.  Tonsmeire è un homebrewer a cui piace sperimentare: nel suo blog troverete articoli su fermentazioni con frutta, batteri, lieviti selvaggi, oak chips, fermentazioni parallele con diversi tipi di miele, spiriti e molte altre diavolerie.

Nell’ultimo anno, inoltre, Tonsmeire è stato consulente del Birrificio Modern Times di Jacob McKean che ha aperto da poco a San Diego (nel 2013, se non erro). Alcune delle birre di Modern Times sono nate da sperimentazioni ideate e sviluppate proprio nella cantina casalinga di Tonsmeire.

Il libro American Sour Beer: Innovative Techniques for Mixed Fermentations deriva direttamente dagli appunti collezionati sul blog in anni di sperimentazione. Fortunatamente, non ci troviamo davanti un mero copia e incolla dei post reperibili sul web. Lo sforzo di strutturare i contenuti rendendoli facilmente accessibili è notevole. Ne risulta un percorso di lettura interessante e avvincente; un libro che può essere letto tutto d’un fiato o consultato a tappe, a seconda delle proprie esigenze.

Come suggerisce il titolo, il libro è incentrato sulle birre sour americane: molto del materiale deriva da interviste e scambi epistolari con i maggiori birrai americani che si sono avventurati nel mondo delle sour beer (mostri sacri come Vinnie Cilurzo del Russian River o Peter Bouckaert del New Belgium, per esempio). A ogni modo, non mancano riferimenti ai birrifici e alle birre belghe (del resto, lì sono nati questi stili); nonostante il focus sia sulla produzione americana, in quanto a spunti, idee e metodi operativi per gli homebrewers il libro è denso di contenuti e piuttosto dettagliato.

Tonsmeire racconta con estrema cura i processi produttivi che i grandi birrifici americani utilizzano per produrre birre sour, evidenziando come ciascuno di essi abbia individuato il proprio percorso dopo anni di sperimentazione. Ma il libro non si limita a questo, fortunatamente: interi capitoli sono dedicati alla descrizione dettagliata dei batteri e dei lieviti che si possono utilizzare per produrre birre sour, oltre alla descrizione sempre molto attenta di alcuni metodi per produrre queste birre in casa derivanti sia dall’esperienza personale di Tonsmeire, sia da quella di altri homebrewer americani.

Gli ultimi capitoli sono dedicati all’invecchiamento (in botte e non), all’aggiunta di frutta e all’imbottigliamento. Last but not least, un utile capitolo sul troubleshooting che potrà aiutarci a rimediare agli imprevisti che inevitabilmente incontreremo nelle nostre sperimentazioni.

In conclusione, l’ho trovato un libro ben fatto: interessante, scorrevole e approfondito. Il suo principale punto di forza, a mio avviso, è il risvolto pratico: invoglia a sperimentare e, soprattutto, fornisce tutti gli strumenti per poterlo fare. Al contrario di altri libri di questo tipo (monografie sugli stili), si vede che è stato scritto da un homebrewer (e da uno bravo): vi fa venire voglia di ordinare un pacchetto di Saccaromyces e iniziare un’avventura dalla quale difficilmente riuscirete a tirarvi fuori.

Per me, almeno, è stato così.

Buona lettura!

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