Forum trollDirettamente dall’esperienza sul campo dopo anni di assidua frequentazione dei forum pieni di homebrewers, un piccolo manuale di sopravvivenza. Ecco i tipi che troverete nei forum e come affrontarli.

Quelli che seguono tutte le discussioni di tutti i forum in silenzio, solo per aspettare che tu dica una cavolata e correggerti. Tipo quella volta che hai detto solfuri al posto di solfati, sebbene si capisse benissimo cosa intendessi. Finisce sempre che chi inizialmente aveva fatto la domanda non ci capisce più un cazzo e inizia a odiarvi entrambi, mentre andate avanti a discutere per ore. Rimedio: ignorarli, tanto andranno avanti a discutere fino a quando non avrete scisso l’atomo.

Quelli che fanno le birre sempre bbbone, indipendentemente dagli ingredienti utilizzati. Di questi abbiamo già parlato ampiamente; molti di loro sono ahimé anche simpatici, a dire la verità. Non c’è bisogno di un rimedio, in questi casi è meglio cercare di farsi due risate con loro, alla fine probabile che vi stiano pure a sentire se avete da dargli qualche buon consiglio.

Quelli che il vero spirito dell’homebrewer è fare le cose a caso, basta che se divertimo e se volemo bene. Del tipo che hai passato ore a discutere con qualcuno su un forum sudando sette camicie, bestemmiando ogni cinque battute e bevendo caffé per tenerti sveglio. Hai contattato il tuo amico chimico in svizzera per aiutarti a trovare la fonte che dimostri la tua tesi sulla durezza dell’acqua, l’hai quasi trovata, hai letto l’abstract dell’articolo sul Journal of Physical Chemistry, sei pure disposto a pagarlo 47€ per leggerlo tutto e sputtanare quello stronzo che non capisce un cazzo sul forum tal dei tali, poi arriva lui, interviene e vi dice: ma che ve frega, famose na birretta siamo homebrewers! Tu e tua nonna, vorresti rispondere. Rimedio: rispondere tu e tua nonna.

I sedicenti birrai con esperienza pluridecennale, che hanno un curriculum che sulla carta farebbe paura a Ken Grossman della Sierra Nevada ma che non ha nessun tipo di collegamento con qualsivoglia entità birraria reale. Manco una partecipazione a una cotta del birrificio di paese. Si autodefiniscono mastri birrai poi scopri che nella vita fanno altro, assaggi una loro birra che sa di medicinale e ti rendi conto che sì sono bravi ragazzi ma insomma. Rimedio: ignorarli, sono anche molto permalosi.

Quelli che hanno il blog e ogni azione e parola nei gruppi sono finalizzati solo a portare gente sul blog. Mai visti. Non esistono. Ma vi consiglio di leggere un post che trovai tempo fa su un blog http://brewingbad.com/2015/02/homebrewers-da-forum-fenotipi-e-rimedi/

Quelli che chiedono sempre pareri sulle loro ricette alla comunità, poi se glieli dai si incazzano perché sei troppo cerebrale e la birra è divertimento. Ma allora che me lo chiedi a fare. Ah no, io lo chiedevo a tutti tranne che a te. Ecco. Rimedio: tasto in alto a destra sul post > More Options > Turn off notifications

Quelli che pretendono una soluzione a problemi assurdi, tipo: ho comprato solo grano non maltato e raccolto tre luppoli autoctoni dal mio balcone che puzzano d’aglio. Vorrei fare una birra bionda frizzantina maltata ma amara con aroma di limone e arancia. E si incazzano se gli dici che è impossibile, che il grano non contiene enzimi e dovranno probabilmente fare un cereal mash. Rimedio:  tasto in alto a destra sul post > More Options > Turn off notifications

Quelli del ho letto da qualche parte. Ho letto da qualche parte che la candeggina non va bene per sanitizzare, è cancerogena. Ho letto da qualche parte che lo starter deve essere massimo di un litro, altrimenti il lievito muore. Ho letto da qualche parte che nel 1800 la california common la facevano fermentare a 96 gradi sui tetti delle case. Rimediouplodare nel post la seguente immagine, poi eseguire la solita procedura tasto in alto a destra sul post > More Options > Turn off notifications.

Lol cat

7 COMMENTS

  1. Manca il birraio prof in incognita che è on line per capire cosa pensa realmente il mortale delle sue birre. Ne conosco alcuni di insospettabili che girano con pseudonimi da disk jockey. Chiedono le cose più facili per invogliarti a rispondere e poi punf la domanda . Cosa ne pensi se hai bevuto XXYY?

  2. Non sono frequentatore di forum per cui non mi sento chiamato in causa, ma il mio orgoglio di chimico mi dice che è sacrosanto correggere uno che scrive solfuri anziché solfati.. ;))
    A parte gli scherzi, la cosa importante è dire le cose senza saccenza!

  3. Ti sei dimenticato di analizzare quelli che quando chiedi delucidazioni sulle autocostruzione dell’oggetto A, loro ti raccontano di come si sono autocostruiti l’oggetto B.

  4. Da quello che ho letto sei piuttosto competente…. e ho una questione da porti.
    Ieri sera ho provato a stappare una bottiglia da 66cc di birra ottenuta da cotta di malto Coopers Real Ale fatta il 13 maggio.
    Ho usato una bustina di lievito Safale s04 e come fermentabili 1 kg di Brew Enhancer 2 della Coopers con 100 gr di zucchero bianco.
    OG 1040 e inizio fermentazione lo stesso giorno dopo circa tre ore a temperatura di 18°.
    Il problema si é verificato una volta raggiunta la densità di 1014 il 20/05. Rimasta 1014 fino al 27/05 giorno in cui ho imbottigliato.
    Il 20/05 ho effettuato il travaso sempre a temperatura di 18° nel secondo fermentatore.
    Il 24/05 ho posto il fermentatore in frigorifero alla temperatura di 3/4° fino appunto al 27/05.
    Per il priming ho usato le drops della Coopers: 2 per bottiglia da 66cc.
    Dicevo che ieri (dopo 9 giorni dall’imbottigliamento) ho provato ad aprire una bottiglia e… PANICO! Completamente sgasata!!!!
    Sapore discreto… ma completamente sgasata.
    Potrebbe dipendere dal non raggiungimento della FG prevista e quindi dalla MORTE del lievito?
    Errori nel travaso? (eseguito nel pieno rispetto delle norme igieniche e di quelle per evitare quanto più possibile ossidazione)
    Poco zucchero per il priming?
    Mi allarmo troppo e devo solo aspettare la carbonatazione?
    Eventualmente… possibile aprire le bottiglie e mettere altro zucchero?
    Se dipende invece dal lievito morto… rimettere tutto nel fermentatore e inoculare altro lievito? Se così… con quali modalità?
    Grazie infinite….

    • Ciao Vincenzo, non ho mai usato le drops delal Copper quindi non ne conosco il dosaggio, ma se hai seguito le istruzioni dovrebbe essere giusto. Il lievito non può essere “morto”, non mi sembra il contesto in cui ciò sia anche lontanamente possibile. L’S-04 è abbastanza flocculante (tende ad addensarsi e precipitare sul fondo del fermentatore), quindi è possibile che ne sia finito molto poco in bottiglia. A volte proprio per questo si aggiunge una piccolissima dose di lievito per la rifermentazione quando si imbottiglia (F2 della Fermentis o CBC della Lallemand) ma nella maggior parte dei casi non è necessario. Se ti può consolare, nonostante diversi anni di esperienza e quasi 90 cotte, sto vivendo anche io la stessa situazione con un lievito inglese: zero carbonazione dopo 8 giorni, birra limpidissima e pochissimo deposito di lievito nelle bottiglie. Per ora attenderò almeno altri dieci giorni, poi se la situazione non cambia inoculerò altro lievito in ogni bottiglia con una piccola siringa, reidratandolo prima con acqua. La dose in questo caso è molto bassa: 0,03 gr/L. Nel frattempo incrociamo le dita! PS. si dice carbonazione non CARBONATAZIONE. 🙂

  5. Ti ringrazio molto per la risposta… seguirò il tuo esempio ed attenderò un altro paio di settimane per la nuova “prova”! Speriamo bene… perché il sapore è davvero buono! Ps. Ehm… sorry

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