Ieri, rovistando tra vecchi materiali salvati sul mio pc, mi sono imbattuto in una serie di slide che nel Novembre 2019 ho presentato alla Brewcon London, la convention nazionale degli homebrewer inglesi.

Si tratta di una sessione CEP del BJCP, ovvero il “Continuing Education Program“: lezioni tenute da giudici BJCP e rivolte ad altri giudici. In queste poche slide ho provato a riflettere su cosa caratterizza una birra “wild” in termini di profilo organolettico, con particolare attenzione ai tratti essenziali su cui un giudice dovrebbe focalizzarsi nel momento in cui si trova a giudicare una birra di questo tipo in un concorso.

Rileggendo le slide ho pensato che non le avevo mai pubblicate e che potrebbero tornare utili, anche solo per aprire un confronto su queste pagine. Giudicare birre “wild” in un concorso non è facile, dato che l’equilibrio tra difetto e tratto caratteristico dello stile è labile e molto spesso mobile.

È disponile anche il video del mio intervento (in inglese) che si è tenuto nella splendida bottaia di Beavertown a Londra, in un ambiente davvero suggestivo ma dotato di un pessimo audio.

Lascio i link qui sotto, qualsiasi riflessione sul tema è assolutamente benvenuta nei commenti.

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