Prove mash con resistenza elettrica

Nella scorsa puntata ci siamo lasciati con un velo di tristezza: la prova dell’impianto simil RIMS al box di Raf non era andata bene, soprattutto a causa dei tubi della pompa che non avevano retto (qui il resoconto della prova).

L’idea era quella di controllare la temperatura di mash in maniera automatica, utilizzando:

• 1 pentolone inox (senza rubinetto)
• 1 pompa novax 20B (questa)
• 1 controller STC1000 (questo)
• 1 resistenza a immersione da 2000W (questa)
• 1 mash bag

Il modello di funzionamento è ispirato al sistema RIMS (Recirculation Infusion Mash System) e funziona a grandi linee così:

• i grani sono nella grain bag (per evitare il contatto diretto con la resistenza sul fondo della pentola). 
• la resistenza scalda il mosto sul fondo della pentola quando la temperatura scende sotto un valore prefissato
• la pompa pesca acqua dal fondo della pentola (più calda) e la porta in superficie (parte solo quando si attiva la resistenza)
• il tutto è controllato in maniera automatica dal termostato STC1000.

La scorsa volta abbiamo avuto un problema con i tubi della pompa: troppo sottili, si strozzavano quando la pompa partiva, bloccando di fatto il ricircolo. Il problema principale di questa soluzione è che i tubi sono immersi nel mosto caldo, quindi devono essere adatti a trattare materiali alimentari fino a 70C, sia all’interno che all’esterno del tubo. Ne abbiamo trovati su un sito tedesco (Lindemann tubi) ma sono abbastanza costosi: per questo motivo abbiamo preso la versione con le pareti “soft” (1,5 mm) che però non si è rivelata adatta.

Detto che siamo ancora alla ricerca dei tubi giusti (la versione con spessore 5mm costa 130€ sul sito Lindemann, vorremmo qualcosa di più economico), per la prova abbiamo usato tubi non alimentari, tanto il mosto sarebbe comunque andato a finire nel tombino al centro del box.

Il risultato è stato estremamente soddisfacente: la pompa e la resistenza hanno fatto il loro lavoro, mantenendo il delta di temperatura tra fondo della pentola e grani sotto i 3 gradi. Utilizzando due termostati (per controllare separatamente pompa e resistenza), la situazione è migliorata ulteriormente, riducendo questa differenza fino ad 1 grado.

Siamo convinti di poter fare anche meglio isolando la pentola (magari con del sughero) e calibrando adeguatamente i due termostati. Il filmato fa un po’ cagare, ma rende l’idea (devo smetterla di fare i video in verticale!).

Abbiamo inoltre avuto modo di provare la resistenza Braumaster da 2000W nella fase di bollitura: i litri nel pentolone sono solo 15 (per ora) ma riteniamo che riuscirà a sostenere anche i 25 litri che andremo a bollire per le nostre cotte.

A prestissimo per la prima cotta.

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Breve aggiornamento: ammettiamo  a malincuore che purtroppo non siamo riusciti a far funzionare il nostro impianto in questo modo.

Il motivo principale è che la pompa che abbiamo acquistato (la Novax 20B) ha una portata troppo alta ed è difficilmente regolabile. Il flusso di mosto dalla parte bassa della pentola alla parte alta ha  funzionato nelle prove con pochi etti di malto (vedi link), ha fallito però nella prova generale con oltre sei chili di malti: questi ultimi, a contatto con la grain bag, hanno formato un “tappo” che impediva all’acqua di circolare.

Risultato: in breve la pompa spostava tutta l’acqua dalla parte inferiore a quella superiore della pentola, lasciando solo aria nella parte sottostante alla grain bag. Si poteva pensare di regolare in qualche altro modo il flusso, ma il tutto ci sembrava stesse diventando troppo complicato.

Ma non abbiamo desistito, e i risultati sono finalmente arrivati: qui trovate il nuovo impianto.