Qualche mese fai tentai una ricetta ispirata alla Arrogant Bastard, una American Strong Ale lanciata dal birrificio americano Stone Brewing sul finire degli anni 90. La mia creazione prese vita da un cambiamento di programma in corso d’opera, quindi mi arrangiai con malti e luppoli che avevo in casa. Finì in ricetta anche una buona percentuale di malto di frumento affumicato, tocco estroso ben distante dall’obiettivo.

Il risultato non fu malvagio ma nemmeno entusiasmante, anche  per via di un paio di errori commessi durante la cotta. Ne uscì una birra interessante ma ancora lontana dal modello che avevo preso come riferimento.

Eccomi quindi a presentare il secondo tentativo con questo stile, stavolta con una ricetta più ragionata.

Humble Bastard American Strong Ale

RICETTA

Di ricette clone della Arrogant Bastard se ne trovano a decine in giro per il web. Quasi tutte convergono sull’utilizzo del malto Special B, alcune prevedono nel grist anche una piccola percentuale di Crystal abbastanza tostato. Il luppolo indicato è il Chinook, ma ho voluto seguire la scia della scorsa ricetta che mi aveva abbastanza convinto su questo aspetto. Quindi Simcoe confermato. Ho usato Cascade al posto del Centennial semplicemente perché me ne erano stati regalati 100 grammi del raccolto 2017 e non avevo altro modo di usarli nel breve termine. Del resto Cascade e Centennial sono abbastanza simili (il Centennial viene spesso definito un Super-Cascade).

Humble-Bastard-American-Strong-Ale-Ricetta

La FG è abbastanza alta, in linea con la precedente versione della ricetta: il mash piuttosto alto e la significativa dose di malti crystal (poco fermentabili) hanno ridotto l’attenuazione tipica dell’US-05 (67% effettiva rispetto al classico 75/80%).

Beersmith prevedeva una FG di 1.019, Calcoliamo Birra 1.022: direi che ci siamo. Questo è un esempio classico di uno di quei casi in cui non ci si deve preoccupare di una bassa attenuazione. La birra ha ormai un mese di bottiglia, è conservata a temperatura ambiente e la carbonazione è rimasta in linea, segno che gli zuccheri fermentabili erano stati tutti consumati durante la fermentazione.

La FG alta è funzionale a sostenere il generoso dosaggio di IBU.

FERMENTAZIONE

Classico profilo che uso con l’US-05 per tenerlo il più neutro possibile. Partenza molto bassa (16°C) e aumento progressivo della temperatura per favorire l’attenuazione. Ho lasciato andare un po’ di giorni in più per assicurarmi che avesse finito bene di fermentare. Per quanto attesa, una FG di 1.021 fa sempre un po’ paura 🙂

Il dry hopping è stato fatto, come sempre, con luppolo in pellet liberi nello stesso fermentatore della fermentazione primaria. Tre giorni a 22°C, poi cold crash di una settimana per pulire bene la birra.

US05-American-Strong-Ale-Fermentazione

ASSAGGIO

Quello che presento oggi è l’assaggio a 22 giorni di bottiglia. Ne avevo già fatti altri, notando che il profilo organolettico si stava piano piano assestando. Questo tipo di birra può anche maturare un po’ visto il grado alcolico, ma inevitabilmente con il passare dei mesi perde la carica luppolata. Secondo me è meglio non farla andare oltre i due mesi (parlo di produzioni casalinghe) per non snaturarla e godere appieno degli aromi del luppolo.

Humble Bastard American Strong Ale

 ASPETTO  Scende nel bicchiere con un bel cappello di schiuma a bolle fini, molto persistente, di color beige. La birra si presenta piuttosto limpida, di colore ambrato molto carico con venature rosso rubino. Nulla da eccepire.

 AROMA  Abbastanza intenso, salgono subito al naso note resinose accompagnate da un deciso tocco agrumato di pompelmo e scorza di limone. Il malto si esprime attraverso intriganti note di caramello tostato, accompagnate da un sottofondo leggermente fruttato che ricorda i frutti rossi (ciliegie, more). Molto pulita.

 AL PALATO  Si presenta con la prepotenza dei quasi 90 IBU che fortunatamente non vengono lasciati soli: il supporto della base maltata è importante, solido e di lunga corsa. Emergono sentori di caramello ben tostato e frutta rossa che accompagnano e sostengono l’amaro resinoso e agrumato lungo tutto il percorso gustativo. Lievi note di liquirizia (radice) fanno capolino a tratti. Nonostante la significativa presenza dei malti, la birra non risulta stucchevole e scorre via bene.

 MOUTHFEEL  Corpo medio, presente, ma non ingombrante. Amaro tagliente ma per nulla astringente. Carbonazione media, in linea con lo stile. Alcol morbido.

 IMPRESSIONI GENERALI  L’idea alla base di questa ricetta era quella di creare una American Strong Ale ispirata alla Arrogant Bastard di Stone. Devo dire che il risultato è piuttosto soddisfacente: la mia versione è leggermente meno scorrevole al palato rispetto all’originale, ma per il resto la ricorda parecchio. Non avrei mai detto che una percentuale così alta di Special B potesse dare un risultato così piacevole, ne sono rimasto stupito. Anche la limpidezza è buona, nonostante non abbia optato per il protein rest. Il fatto di non aver usato Maris Otter ha sicuramente aiutato. Da rifare assolutamente, sperimentando magari la luppolatura con Chinook e Centennial.

Non ho potuto fare un assaggio comparato con l’Arrogant Bastard di Stone perché ultimamente non ne ho trovate in giro. Ho ordinato comunque un paio di lattine, a breve un confronto testa a testa con la Humble Bastard.

Humble Bastard American Strong Ale

Humble Bastard American Strong Ale

CONFRONTO TESTA A TESTA

Vediamo ora come la Humble Bastard se l’è cavata nel confronto testa a testa con la birra a cui è liberamente ispirata.

Arrogant Bastard clone

 ASPETTO  Una volta versate nel bicchiere sono praticamente indistinguibili. La Arrogant è ovviamente un po’ più limpida se osservata in controluce, ma mi pare il minimo.

 AROMA  Emerge subito una discreta differenza nell’intensità. La Arrogant ha tre mesi sulle spalle e si sentono tutti: naso piuttosto spento con qualche puzzetta cartonata. La Humble è più fresca e leggermente più intensa. Nella Humble emerge più netta la parte caramellata, con sfumature di caramello bruciato. Per il resto resina e agrumi in entrambe. Diciamo che si somigliano, ma nella mia c’è più caramello e maggiore freschezza (ma questo è ovvio, è stata fatta un mese fa e conservata in frigo).

 AL PALATO  Tornano le differenze che si avvertivano al naso: maggiore presenza di caramello e base maltata nella Humble rispetto alla Arrogant, che presenta anche un livello di amaro più spinto. Per il resto si somigliano abbastanza, ma si distinguono bene l’una dall’altra.

 MOUTHFEEL  Carbonazione identica, mouthfeel simile. Nella Arrogant si avverte maggiormente l’alcol, un filo più pungente (ha un grado alcolico in più). L’amaro è più tagliente, ma in nessuna delle due versioni si manifesta astringenza. Diciamo che la Arrogant è un filo più scorrevole.

 IMPRESSIONI GENERALI  Devo dire che le due birre si somigliano più di quanto pensassi. Per centrare l’obiettivo bisognerebbe abbassare di uno o due gradi il mash per snellire un po’ il finale, aumentare di una decina di IBU l’amaro e abbassare di poco i malti caramello (magari un -1% sul crystal). Il mix di luppoli ci può anche stare. Buone entrambe. Arrogant Bastard clone

 

11 COMMENTS

  1. Sicuramente intrigante come esperimento. Forse un po’ più light della corrispondente in lattina, che dovrebbe essere a circa 7,2% ABV se non ricordo male.
    Ma questa birra si gioca tutta su corpo e luppolatura. Peccato che la luppolatura sia top-secret…

  2. Ciao Frank, relativamente alle scaglie di quercia del primo esperimento? Che caratteristiche potrebbero apportare a questa versione? Grazie

    • Non ho ben capito la domanda… la birra è la stessa (giusto qualche piccolo migliroamento), l’effetto delle scaglie rimane invariato. Diciamo che è una “forma di legno” che finora non mi ha dato grandi soddisfazioni, quindi non credo le userò di nuovo. Potrei in futuro provare i cubi di legno o le spirali che richiedono tempo maggiore di contatto ma sembra diano risultati migliori.

      • Quindi anche in questa seconda versione ci sono le scaglie che hai usato nella prima versione… Qui in questa ricetta non viene data menzione…

  3. approfitto per chiederti un’altra domanda Frank.. in attesa di ricevere il tuo libro 😉
    se nella ricetta è prevista una determinata colorazione legata fondamentalmente allo stile, ed io ho ad esempio un malto special B che al posto di 350 ebc è un 280/300, come posso raggiungere la colorazione prevista, inserendo magari qualche malto tostato, senza inficiare sul sapore della birra? attualmente con i miei malti, rispettando le percentuali da te indicate sarei a circa 30 ebc. Abbastanza lontani dai 40 circa da te raggiunti. Vedo tra l’altro che la colorazione del clone è similare a quella originale. Grazie.

    • Be’, è ispirata alla Arrogant Bastard 🙂 Cmq direi di sì, perché ci sono parecchi malti crystal: la FG è abbastanza alta, inoltre i forti toni caramellati potrebbero stuccare.

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