La nostra prima creazione: una porter leggera (intorno ai 4,5%) che voleva puntare tutto sull’equilibrio tra aroma di caffè e cioccolato. La prima versione non fu riuscitissima: problemi durante l’ammostamento portarono ad una densità finale di 1026, a cui probabilmente contribuirono gli amidi residui che il lievito non riuscì a digerire. La cotta fu una vera odissea (qui il nostro resoconto): 10 ore di lavoro, di cui un’ora e mezza solo per raffreddare il mosto nella vasca da bagno (la serpentina fu acquistata a furor di popolo dalla cotta successiva).

Per la ricetta, abbiamo usato come base il Maris Otter, supportato da Crystal e Chocolate. Ripensadoci oggi, la ricetta così formulata non poteva essere vincente. Ma la birra, tutto sommato, ce la siamo bevuta. E a vederla era comunque bella (quella in foto è proprio la prima versione). Qui potete trovare il post con gli appunti del nostro primo assaggio.

Dopo un altro paio di cotte, siamo arrivati alla versione 3.0: l’aggiunta di malti black patent e munich ha dato complessità mantenendo equilibrio, grazie anche all’acqua che abbiamo modificato per raggiungere un rapporto paritario tra cloruri e solfati.

La versione 3.0 della Dark Passenger è la prima birra che abbiamo portato ad un concorso (Brassare Romano 2013qui il resoconto): ai giudici è piaciuta molto, regalandoci un 4 posto su 24 partecipanti. Abbiamo mancato il podio a causa della eccessiva carbonazione (dovuta ad un errore di calcolo in fase di imbottigliamento).

 ASPETTO  Marrone molto scuro, schiuma beige compatta ma non eccessivamente persistente.

 AL NASO  Arriva in primis un leggero aroma di caffé supportato in secondo piano da cioccolata amara e (purtroppo) un leggero sentore di salamoia (che uno solo dei giudici ha individuato). Un piccolo difetto, quest’ultimo, forse dovuto a un fermentazione non perfetta o ai malti tostati non in gran forma (non avevamo ancora né mulino né camera di fermentazione).

 AL PALATO  Troviamo un ottimo equilibrio tra note tostate (ancora caffé e cioccolato) e note dolci e biscottate dei malti. Corpo snello, amaro in linea e carbonazione eccessiva per lo stile (errore nostro).

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